Al IV Seminario d’aggiornamento dell’ AACI (Allenatori Associati Calcio Italiano, clicca qui per leggere l’articolo dell’evento) il relatore d’eccezione è stato l’allenatore del Palermo, Giuseppe Sannino, che ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai nostri microfoni:
Cominciamo da quest’associazione, cosa l’ha spinta a venire a Napoli per presenziare al IV Seminario d’aggiornamento e cosa le piace di questo movimento?
“Sono venuto qui per l’amicizia che mi lega a Raffaele Di Pasquale, conosciuto al corso, ma anche per incontrare tanti tecnici, in un momento formativo importante. Credo di poter rappresentare il titolo della serata “Il Merito”, anche se sono una persona normale che ha sempre lavorato con passione per quello che faccio. Mi auguro che un giorno anche tanti miei colleghi possano vivere alcune serate importanti come quelle che ho vissuto io in Serie A, in uno stadio vero”
L’AACI fa dei valori morali ed etici il suo cavallo di battaglia. Crede che nel calcio un po’ si siano persi?
“Io credo che sia giusto che qualcuno ricordi che esistono dei valori, nello sport, così come in ogni campo. Nella vita c’è bisogno che questi valori vengano sottolineati e sono molto felice che esistano serate che abbiano questo scopo. Bisogna mettere questi valori in pratica”
Lei ha allenato il Palermo, cosa ci dice su Ilicic ed Hernandez, due giocatori che il Napoli segue?
“Sono due ragazzi con grosse potenzialità, hanno grandi prospettive e possono rientrare in orbita Napoli, hanno sicuramente le qualità per fare bene in questa piazza, anche se non mi permetto di dare consigli di mercato al Napoli, che saprà sicuramente come e dove intervenire”
Che ci dice sul suo futuro? Si sono susseguite voci che la danno al Verona, ma anche al Genoa.
“Non parlo del mio futuro, sono qui stasera per parlare di calcio giocato con dei vecchi amici”
Napoli-Sannino, c’è mai stata una trattativa per un suo approdo sulla panchina del Napoli?
“No, assolutamente. Credo che Mazzarri abbia fatto benissimo in questi quattro anni, portando il Napoli alle soglie dello Scudetto ed in Champions, facendo un lavoro straordinario. Peccato che abbia scelto di andare all’Inter, avrebbe potuto ancora dare tantissimo a Napoli e al Napoli, ma ha fatto una scelta e sicuramente avrà le sue ragioni, che noi da esterni non possiamo sicuramente giudicare. Mi auguro che possa fare benissimo anche all’Inter e che chi prenda il suo posto possa continuare il suo splendido lavoro fatto in questi anni”
Benitez-Napoli, un’accoppiata vincente?
“De Laurentiis è un presidente lungimirante e ha fatto sicuramente la scelta giusta per la sua squadra”
Giuseppe Sannino, esempio di meritocrazia e di lavoro. Come si fa ad arrivare dalle categorie minori alla Serie A e che ricordo ha di quelle categorie?
“Non so come si faccia a fare questo salto, so solo che io ho sempre lavorato con la passione di un ragazzo che ambisce ad un obiettivo. Il calcio è come la vita, a volte ti dà, altre ti toglie, è stato un percorso lungo e quando sembrava ormai troppo tardi per ambire a un traguardo prestigioso mi si è aperta una porta per un mondo prestigioso che auguro a tutti, un giorno, di poter vedere”
In che momento ha capito che la sua carriera sarebbe cambiata?
“Subito dopo i tre anni di Varese nei quali dalla C2 siamo arrivati alle porte della Serie A, ho trovato la possibilità di allenare il Siena nel post-Conte e lì ho visto ciò che tutti vorrebbero vedere, anche se io credo che il calcio minore abbia ancora più anima e passione rispetto alle categorie più importanti”
A cura di Dario Gambardella
