Sabato prossimo al “Comunale” di Tavagnacco, in terra friulana, la Carpisa si giocherà l’accesso alla finale di Coppa Italia. Sarà il terzo incontro stagionale tra le due squadre; per le ragazze di Marino sono arrivati un pareggio ed una sconfitta al termine di gare molto combattute e intense. In occasione della sfida che si terrà sabato alle 16:00, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva la centrocampista del Tavagnacco Alice Parisi.
“Il calcio mi è sempre piaciuto, è una passione che ho avuto sin da bambina. Non c’è un episodio particolare che mi ha spinto nel praticarlo”.
Prima di vestire la maglia del Tavagnacco, in quali altri squadre hai militato?
“Ho giocato per due anni nel Bardolino e tre anni nel Trento, poi ho iniziato l’avventura nel Tavagnacco: in Friuli è arrivato il terzo posto nella scorsa stagione e quest’anno ho sfiorato lo scudetto”.
Qual è nel tuo ruolo il modello a cui ti ispiri?
“Mi ispiro a Claudio Marchisio, centrocampista che m’affascina molto per caratteristiche e qualità. Nel mondo del pallone femminile sono molte quelle che considero brave, non è semplice fare nomi. Purtroppo il livello del gioco nel calcio femminile non si è molto evoluto, cerchiamo di fare il possibile. Ho avuto molte avversarie nel mio percorso e fare un nome in particolare non è così semplice”.
La stagione di serie A ha mostrato un certo equilibrio in testa e in coda. Il Tavagnacco è la vera sorpresa della massima serie, me lo puoi confermare?
“Assolutamente si, il Tavagnacco non era partito per vincere lo scudetto, se guardiamo la stagione scorsa e il nostro percorso non dico che è stato un miracolo ma poco ci manca. Aver lottato per un anno intero assieme alla Torres è stato davvero entusiasmante, ce la siamo giocata fino all’ultimo secondo contro le sarde. Abbiamo sfiorato lo spareggio per il tricolore, ma ci riteniamo soddisfatte”.
Nei quarti di finale avete battuto per 6-3 il Pordenone, sabato alle 16 affronterete il Napoli Carpisa Yamamay. Che match vi aspettate contro le azzurre di mister Marino?
“Giocarsela in casa può essere per noi un vantaggio, sappiamo che al “Collana” non è passata nessuna squadra. La compagine azzurra è molto forte, ha chiuso il girone di ritorno da squadra imbattuta, non la dovremo sottovalutare perchè si tratta di una gara difficile. Nei due precedenti con noi hanno dimostrato di avere una buona squadra, al “Collana”, pur andando in svantaggio, hanno saputo reagire al meglio. Al “Comunale” sul 3-0 non hanno mollato e hanno sfiorato il pareggio nel finale; la loro forza è la caparbietà. Sarà comunque una bella partita, che le due squadre giocheranno a viso aperto. Che vinca il migliore!”.
Nel mese di giugno l’Italia disputerà i prossimi Europei in Svezia. Conoscendo il gruppo, dove può arrivare la nazionale allenata da Antonio Cabrini contro Nazionali competitive come la Germania, la Svezia e l’Inghilterra?
“Se ci esprimiamo ad alti livelli, possiamo sicuramente fare bene. L’importante sarà evitare prestazioni come quella nel test di Cipro dove non impressionammo sul piano del gioco. Mister Cabrini conosce solo da un anno il gruppo della Nazionale, con il tempo ha saputo darci un gioco e credo che alla lunga i suoi insegnamenti daranno i frutti sperati. Ai prossimi Europei possiamo ben figurare, ma fare previsioni sui traguardi che raggiungeremo non è semplice”.
A cura di Alessandro Sacco
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