Siamo al giro di boa anche per la serie A1 del calcio femminile. La classifica della Carpisa Yamamay va ben oltre le più rosee aspettative, la sensazione di tutti è che affrontare le “tartarughine” non sarà mai facile. La Redazione di IamNaples.it intervista il dg della compagine partenopea Italo Palmieri sul campionato di serie A, sul futuro del club e tanto altro.
Con la gara di Como si è chiuso il girone d’andata della serie A. Siete al sesto posto, sei soddisfatto o ti aspettavi qualcosa in più da parte delle tue ragazze?
“Il bilancio è molto positivo, perché dobbiamo considerare che siamo una neopromossa e dopo il girone d’andata essere al sesto posto è un risultato davvero insperato per società e staff tecnico. Ciò da ancora più valore al nostro rendimento sul terreno di gioco, sappiamo di aver allestito una squadra davvero competitiva per i primi sette posti. Se dovessimo arrivare dall’ottavo in giù ci sarebbe un po’ di delusione, però, i bilanci li faremo a fine campionato. In serie A possiamo giocarcela con tutti, ci auguriamo di scalare qualche posizione. I primi quattro posti sono ancora lontani per i mezzi tecnici a nostra disposizione, per le altre posizioni siamo lì”.
C’è un divario consistente in termini di punti tra quanto ottenuto in casa ed in trasferta. Qual è il motivo secondo te?
“Bella domanda! Secondo me sono due gli aspetti fondamentali. Il primo è quello dell’esperienza, nonostante l’acquisto di giocatrici di categoria siamo una compagine giovane, 6-7/11 non hanno mai giocato in massima serie, Inevitabilmente in trasferta paghi questo handicap, non dobbiamo poi dimenticare che abbiamo affrontato le prime quattro tutte a casa loro, match davvero proibitivi per le nostre aspirazioni. Il secondo aspetto è che siamo l’unica squadra del Sud, dobbiamo sempre fare 700-800 km e, nonostante la nostra organizzazione, la stanchezza fisica e mentale incide sul rendimento delle calciatrici. Le squadre del Nord al massimo devono fare 200-300 km quando si affrontano tra di loro. Si tratta anche dispendio economico incredibile, per una cifra vicina agli otto-dieci mila euro; in alcuni casi poi ci sono stati i disservizi aerei che hanno condizionato le prestazioni dell’undici di mister Marino”.
Oltre ad avere una rosa davvero competitiva, uno dei segreti dei vostri successi è l’allenatore. Quando come avete deciso di puntare sul mister che ha dimostrato di avere una grande duttilità tattica in serie A?
“Marino è stata una mia scommessa. Il mister proviene dai settori giovanili, ho capito sin da subito che ha una gran voglia di fare e le ragazze hanno recepito subito la sua determinazione. Di solito un allenatore incide al 20% sul rendimento della squadra, Geppino (Marino) invece si avvicina al 30-40%, senza di lui non avremmo potuto avere una crescita così evidente. Ha una mentalità super professionista, cura i particolari, carica al meglio le ragazze, le fa lavorare tantissimo durante la settimana, purtroppo è sprecato per il calcio femminile, il suo futuro non è nel nostro mondo, perché lo sport in rosa è a livello dilettantistico. Il mister ha avuto anche la fortuna di trovare un ambiente che gli ha permesso di crescere e di mettere in pratica i suoi dettami tattici. Per il suo futuro aspettiamo la fine della stagione, dobbiamo capire se il nostro progetto collimerà con le sue idee, non abbiamo un budget economico illimitato e questo è un aspetto non secondario per la prosecuzione di un rapporto tra un tecnico e la società nell’ambito femminile, cosa diversa invece se ti trovi ad allenare squadre di seri B o Lega Pro del calcio maschile”.
Sabato inizierà il girone di ritorno con la trasferta di Perugia. La gara in Umbria sulla carta non è proibitiva, ma quali possono essere le insidie contro la squadra biancorossa?
“In questi giorni ho parlato con Marino e le ragazze di questa gara contro il Grifo Perugia, non la dovremo assolutamente sottovalutare. All’andata abbiamo perso due punti all’esordio al “Collana” che oggi sarebbero stati utili per la classifica, va affrontata al massimo della concentrazione; le umbre vorranno fare punti per ottenere un risultato di prestigio, ma la Carpisa andrà lì per vincere. Sabato avremo l’assenza di Valeria Pirone in attacco per squalifica, però abbiamo tante soluzioni offensive che non pregiudicheranno l’undici titolare, l’importante è allenarsi al meglio per non farsi trovare impreparati. Non fare risultato potrebbe pregiudicare la classifica poiché mercoledì 16 gennaio andremo a Verona nel recupero contro il Bardolino, un match non semplice per noi e successivamente affronteremo il Mozzanica in uno scontro diretto per le prime posizioni e perciò in Umbria dovremo stare attenti a non regalare punti alle avversarie. Questo campionato è diviso in più tronconi. Le prime due posizioni per la Champions, con la Torres nettamente favorita nella conquista del tricolore, poi dal quarto al settimo posto dove noi proveremo a rimanerci fino alla fine della stagione e infine le altre posizioni per la lotta alla retrocessione. In un fazzoletto di punti ci sono tante squadre e bastano un paio di risultati negativi per essere risucchiati nei bassifondi della classifica, quindi dobbiamo tenere gli occhi sempre aperti perché va salvaguardata la continuità”.
A cura di Alessandro Sacco
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