A pochi giorni dalla sfida amichevole del Napoli Carpisa Yamamay contro il Psg valevole come primo trofeo della Città di Napoli le ragazze di Marino vorranno onorare al meglio la sfida contro le parigine. La Redazione di IamNaples.it intervista il ds del club azzurro Bruno Moriello sulla gara di mercoledì ma anche sul momento della squadra in campionato:
“Sabato pomeriggio contro il Graphistudio Pordenone la prerogativa era vincere a tutti costi, ci siamo riusciti non badando alla prestazione, nè al profilo tecnico tattico della sfida. Si sono portati a casa i tre punti con un episodio, il penalty che era evidente. Analizzando la gara sotto il profilo tecnico noi abbiamo dominato l’incontro, non soffrendo il Pordenone, mentre le nostre avversarie giocavano in contropiede. Per il resto la gara è stata gestita nel migliore dei modi. Questa vittoria fa morale, crea un po’ di tranquillità all’interno dell’ambiente. Ora dobbiamo continuare di questo passo. Sul gruppo ci ho sempre creduto, è ormai consolidato da tanto tempo, non ho mai creduto a voci di spaccatura nello spogliatoio. L’idea di affrontare il Psg è venuta a Italo Palmieri che in occasione di una riunione estiva a Grenoble ne iniziò a parlare con alcuni dirigenti francesi e da lì ci furono i primi contatti con il Psg. Poi è arrivato l’ok per la disputa dell’amichevole al “Collana”. Mercoledì per noi sarà una passerella. Ci sarà la curiosità di vedere all’opera la squadra parigina, una delle più forti nell’ambito europeo e poi c’è anche un gemellaggio tra le due tifoserie che sarà il momento più bello della serata e che darà risalto al movimento femminile. Per le ragazze avere un confronto con un club così importante in ambito internazionale può essere positivo per il futuro. Il Psg ha alle spalle una società potente dal punto di vista economico, noi abbiamo una situazione solida ma non alla pari del club transalpino. Un conto è essere una società sportiva e un altro è avere diversi sponsor alle spalle. Le nostre giocatrici dovranno scendere in campo serene. Sanno perfettamente che il futuro del calcio in rosa è nelle loro mani e giocare match così prestigiosi le darà maggior consapevolezza dei loro mezzi. Pubblico vomerese? Non avevo dubbi sulla loro passione sportiva. Sono nato nei pressi del “Collana”, ci ho giocato per sette anni. Man mano che verranno al “Collana” sono certo che si innamoreranno della nostra squadra. Io ero in tribuna e sentivo tanto calore nei confronti della Carpisa, la gente si sta sempre più legando alle gesta delle nostre calciatrici. Nonostante le condizioni metereologiche, sabato la risposta della gente è stata positiva e noi siamo davvero felici di questa inversione di rotta sul calcio femminile”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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