Senza fare tanti giri di parole si può chiaramente affermare che Juventus-Napoli è una gara diversa dalle altre. Di quest’idea è anche il noto Napoli Club “Cuore azzurro” di Cambiano-Torino, considerato un punto di riferimento per gli appassionati azzurri presenti nella regione Piemonte. La nostra redazione ha contattato in esclusiva il presidente e fondatore della comunità di sostenitori partenopei sopra citata Pietro Mitrione per carpire come sarà la “fetta” di Napoli che invaderà pacificamento lo Juventus Stadium.
Come state vivendo la vigilia del tanto atteso match contro la Juventus?
“L’attesa è spasmodica, purtroppo non tutti i nostri iscritti potranno assistere direttamente alla gara presso lo Juventus Stadium. L’impianto dei bianconeri pevede infatti solo 1.900 posti per il settore ospiti: delle nostre quarante richieste ne sono state accettate appena la metà. Sosterremo comunque in maniera incessante i colori azzurri: per i tifosi napoletani quella di domani è la gara dell’anno e noi che viviamo in quel di Torino ne avvertiamo ancora di più l’importanza. Il nostro Club è diventato punto di riferimento per tutti gli appassionati partenopei presenti in Piemonte, siamo orgogliosi di tenere alti i vessilli azzurri in terra settentrionale. In nessun’altra partita la porzione dello stadio bianconero riservata ai tifosi ospiti ha presentato un numero così elevato di supporters e le richieste erano circa quattro volte superiori alla disponibilità effettiva. Tutti i club del settentrione appartenenti al Coordinamento Nazionale Napoli Club d’Italia faranno sentire il proprio calore ai calciatori che scenderanno sul terreno di gioco”.
Il Juventus-Napoli di campionato sarà un antipasto di ciò che si potrà “gustare” il 20 maggio in occasione della finale di Coppa Italia. Come vi organizzerete a tal proposito?
“Non sarà facile riuscire ad accaparrarsi i tagliandi per la gara, considerando che non sono state ancora comunicate le modalità di acquisto degli stessi. Contattiamo in maniera continua la SSC Napoli per avere delucidazioni sui criteri da seguire ma non abbiamo avuto ancora risposte definitive. Attendiamo con ansia novità…”.
Intervista a cura di Antonio Fusco
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