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ESCLUSIVA – Di Marzio: “Napoli, bisogna comprare giocatori veri. Mertens andrà via. Ricordo il 5-0 che rifilammo alla Juve…”

"Il match importante è quello con la Lazio, 3, 4 giocatori rimarranno a riposo"

L’ex allenatore del Napoli ed esperto di calcio sudamericano Gianni Di Marzio ha parlato in esclusiva ai microfoni di IamNaples.it. Dall’esordio sulla panchina azzurra fino allo storico 5-0 rifilato in Coppa Italia alla Juventus passando per l’ultima esperienza lavorativa, da consulente di mercato del Palermo di Zamparini.

 

Domani sera il Napoli sarà chiamato all’appuntamento con la storia, nel big match del San Paolo che potrebbe regalare agli azzurri un’importante finale di Tim Cup: che partita si aspetta?
“Mi aspetto una prestazione pratica e d’orgoglio per riuscire a superare il turno, sono abbastanza fiducioso alla luce della partita vista domenica. Allegri ha preso le contromisure al Napoli facendo una partita difensiva in campionato, penso che adesso opteranno per una gara d’attacco. Gli azzurri sanno cosa aspettarsi. Sarri deve pensare anche lui a delle contromisure, di certo 3, 4 giocatori rimarranno a riposo in vista della partita con la Lazio. Per me devono pensare alla partita importante contro i biancocelesti piuttosto che alla Juventus e a fischiare Higuaìn, visti anche i soli 4 punti di distacco dalla Lazio”

 

Il suo Napoli, il 14 maggio del 1978, fu protagonista di una lezione di calcio proprio in Coppa Italia contro la Juventus di Trapattoni: cosa ricorda di quelo storico 5-0? Chi secondo lei potrebbe emulare Savoldi, che mise a segno un favoloso poker?
“Perdemmo all’andata ma nel match di ritorno li aggredimmo subito e passammo in vantaggio con Savoldi al primo minuto. Quella Juventus era molto forte, c’erano calciatori come Boninsegna, Virdis, Furino e Morini. Il mio Napoli era una squadra giovane con due, tre elementi di esperienza. Chiudemmo il campionato con un piazzamento in Uefa e disputammo la finale di Coppa Italia, eliminando con un eclatante 5-0 proprio i bianconeri. Penso che domani sera Milik possa far bene, bisogna vedere come sta il polacco. Credo che Mertens rimarrà a riposo”

 

Domenica sera gli azzurri hanno affrontato la Juventus del tanto “odiato” ex Gonzalo Higuaìn: come reputa la prestazione del Napoli? Cos’è mancato per ottenere i tre punti in un match, per molti versi, a senso unico?
“La prestazione del Napoli è stata di certo positiva, bisognava probabilmente alzare di più il ritmo di gioco contro una Juve che ha deciso di fare una partita prettamente difensiva e che riusciva a riorganizzarsi bene. In velocità, invece, il Napoli avrebbe tolto ai bianconeri la possibilità di ragionare, è mancata anche la spinta dei terzini nel due contro uno. Gli azzurri non sono riusciti quasi mai a saltare l’uomo sugli esterni per arrivare sul fondo e raggirare la difesa della Juve”

 

Siamo solo ad aprile ma già si parla di calciomercato: quali crede siano i limiti del Napoli di Sarri? Su che reparti interverrebbe maggiormente per puntare, concretamente, a lottare per lo scudetto?
“E’ ancora presto, dipenderà dal piazzamento in campionato. Sono stati spesi 35 milioni per Milik, 18 milioni per Pavoletti, 25 milioni per Maksimovic che non gioca e altri 10 milioni per Grassi che è ritornato all’Atalanta. Bisogna comprare giocatori veri”

 

Capitolo rinnovi: pilastri come Mertens, Ghoulam e Insigne non sono ancora certi di un prolungamento di contratto. Se potesse scegliere, per chi dei tre farebbe lo sforzo economico necessario per la firma sul rinnovo?
“Mi auguro che arrivino i rinnovi, non sono molto fiducioso. Prima Insigne e Mertens si alternavano in campo, adesso Insigne è un titolare. Se dovesse rinnovare, Mertens avrebbe un solo posto da titolare da giocarsi. Tenere in panchina due attaccanti che costano insieme 50 milioni… Alla fine andrà via Mertens”

 

Esattamente un anno fa lei è stato scelto come consulente personale dal presidente Zamparini: cosa ci può dire della situazione della società rosanero? Quali crede siano i problemi che hanno portato al tracollo del club, ad un passo dalla retrocessione?
“Non conosco la situazione della società, sono un grande amico di Maurizio Zamparini e l’anno scorso l’ho aiutato a salvare la squadra. Non so cosa sia successo perchè non ci sono stato quest’anno”

 

 

 

A cura di Simone Ciccarelli

 

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