Al termine della regular season di Lega Pro, Serie D, Eccellenza e Promozione, la Redazione di IamNaples.it, ha contattato in esclusiva l’esperto di calcio campano, Mario Cacciatore, ideatore e conduttore dello storico programma Golden Gol, in onda da 26 anni sulle frequenze di Tele A +. Dopo esserci divertiti con lui a dare le pagelle alle squadre campane per i campionati appena terminati, abbiamo parlato di tanti argomenti, soprattutto su quella che sarà la stagione 2013/2014. Ecco l’intervista:
Lega Pro, tra mille problemi ed errori si va avanti. Qual è il tuo pensiero sulle recenti dichiarazione di Macalli e come si possono risolvere i problemi di questi due campionati?
“Macalli ha sbagliato tanto e continua a sbagliare, a mio avviso sta perdendo letteralmente la testa e non è in grado di gestire più la Lega Pro. Quando ha capito che il sistema faceva acqua da tutte le parti, ha cambiato il regolamento a campionato in corso, errore gravissimo soprattutto per una questione di etica sportiva, non si può infatti cominciare con un regolamento sull’accesso ai playoff e ai playout e terminare con un altro, disorientando molte squadre. Poche di esse chiederanno il ripescaggio, ci vogliono troppi soldi, sia per il ripescaggio in sè e per sè, che richiede almeno 600.000 euro, sia per costruire una squadra all’altezza. Sommando tutto serve almeno un milione e mezzo e se pure qualcuno decida di spendere tutti questi soldi, c’è una forte probabilità di retrocessione. Questo sistema deve essere assolutamente cambiato, è notevolmente arretrato, a mio avviso si dovrebbe creare un girone per il Nord ed uno per il Sud, oggi non ci sono più i liquidi, il professionismo in Italia costa davvero troppo e nessuno si può permettere cifre esorbitanti in un momento storico così difficile”
Ischia, record stracciati e campionato perfetto. Riusciranno gli eroi di Carlino e Campilongo a riconfermarsi tra i professionisti?
“Me lo auguro vivamente, la stagione di quest’anno è stata davvero perfetta, tutti hanno dato il loro contributo, portando una promozione strepitosa e la vittoria della Poule Scudetto. Sono fiducioso per la prossima stagione, ci sono alcune incertezze, perchè la squadra dovrà essere rinnovata molto, ma mister Campilongo sa scegliere bene i giocatori e credo che Carlino e Crisano si impegneranno molto per soddisfarlo”
Secondo lei chi sarà protagonista tra le campane in Serie D, nella stagione 2013/2014?
“Per la prossima stagione punto tutto sulla Turris, che so per certo che già si sta muovendo molto bene per rinforzare una squadra già competitiva, che punterà ai professionisti. Se la Casertana non dovesse salire in Seconda Divisione, punto molto anche su di lei, ma mi auguro vivamente che riesca in questa impresa”
Parlando ancora di Serie D, dove va l’ormai ex presidente del Gladiator, Lazzaro Luce, dopo i grandi risultati ottenuti a Santa Maria Capua Vetere?
“Ancora non si sa molto sul futuro del presidente Luce, il 30% dei suoi soci è di Torre Annunziata e sta spingendo per il suo approdo al Savoia, che però appartiene per il 70% a Contini. Ci dovrà essere prima una trattativa, poi si dovrà portare a termine il passaggio di consegne tra i due. A Santa Maria Capua Vetere stanno invocando la sua permanenza, ma lui è affascinato dalla possibilità di andare a Torre Annunziata, per il blasone e per il prestigio della società”
A Napoli c’è una seconda squadra il Ctl Campania, ma il suo presidente, Giovanni De Micco, ha detto che il ciclo si è chiuso. Quali sono gli sviluppi di questa vicenda?
“Giovanni De Micco in questo momento sta cercando casa, negli scorsi anni è rimasto a Napoli perchè non è mai riuscito ad avere grandi garanzie in altri paesi. Adesso potrebbe andare a Bacoli o ad Afragola, vedremo…”
Perchè una città grande ed importante come Napoli non riesce ad avere una seconda squadra, come lo è stata l’Internapoli prima, o il Ctl Campania adesso?
“Napoli non avrà mai una seconda squadra importante, nella città di Napoli manca la cultura calcistica, che c’è più in provincia. Una città con circa 960.00 abitanti ed una squadra sola porta allo stadio circa 60.000 persone, di cui però solo il 20% costituito da cittadini napoletani, mentre la maggior parte dei tifosi giunge dalla provincia. Da sempre mancano le infrastrutture, basti pensare che in un quartiere importante come il Vomero, con i suoi 120.000 abitanti non ci sono scuole calcio, un ragazzino che vuole giocare infatti deve sbarcare ai Camaldoli per avvicinarsi seriamente al calcio. Da sempre poi la Società Calcio Napoli ha combattuto per non far costruire un secondo stadio importante, sin dai tempi di Ferlaino”
Valzer di allenatori nelle serie minori, quale può essere il primo annuncio?
“A mio avviso Ciccio Troise andrà a Vico Equense, è un pallino di Buscè, ex socio di Mario Moxedano. Sul mister bisogna vedere cosa sarà in grado di fare, sembrava proiettato a una luminosa carriera, poi qualcosa si è inceppato, ora si deve capire se è diventato grande”
Il calcio italiano versa ormai in una situazione difficilissima, che sensazioni hai sul futuro del movimento calcistico italiano?
“Nessuno può sapere come andrà a finire, dieci anni fa ad esempio non avrei mai pensato che l’Italia potesse scendere così in basso dal punto di vista economico. Adesso siamo letteralmente in guerra, con un sistema economico distrutto e senza una guida vera e propria. Il calcio deve darsi “una calmata”, il troppo calcio in televisione allontanerà gli spettatori, che saranno saturi e che seguiranno solo per interessi personali, legati alle scommesse o alla squadra del cuore”
A cura di Dario Gambardella
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