Domani alle ore 14,30 al “Collana” si giocherà l’attesa sfida tra la Carpisa Yamamay e la Torres, detentrice di ben nove scudetti, una vera e propria corazzata del calcio femminile. La compagine sarda, allenata da mister Tesse e composta da ben sei elementi nel giro della nazionale maggiore, è una squadra ostica, di gran valore,da affrontare nella miglior maniera possibile. Tra i pali c’è Criscione, portiere molto agile, in difesa giocano Motta e Stracchi, giocatrici non molto veloci, ma abili nel gioco aereo, oltre a Toma, stabilmente nel giro della nazionale di Cabrini. Il centrocampo è composto da Fuselli e Domenichetti, brave negli inserimenti e con buone qualità tecniche. L’attacco infine è il reparto più temibile, oltre all’esterno offensivo Iannella, brava a partire da sinistra per poi accentrarsi, c’è il bomber d’esperienza Patrizia Panico, una vera rapace d’area di rigore. Lo scorso anno la Carpisa riuscì nell’impresa di sconfiggere ai rigori la Torres al “Chiovato” di Bacoli, in una gara dalle mille emozioni, nella quale le ragazze di mister Marino ribaltarono contro tutti i pronostici il risultato iniziale. Domani, per bloccare le campionesse d’Italia, bisognerà avere bene in mente quella partita, sfruttando ogni loro minima distrazione difensiva per ottenere un risultato di prestigio anche in massima serie. L’umore, dopo la gara contro il Mozzanica, è alle stelle e questo potrebbe agevolare l’atteggiamento delle azzurre. Una gara da non perdere, con novanta minuti da vivere intensamente. La Redazione di IamNaples.it nella consueta intervista del venerdì ha parlato di questo e di molto altro con il mister delle tartarughine Peppe Marino:
Domenica Cavani ha segnato contro la Fiorentina il centesimo gol in Italia. Che dire di questo giocatore che dal punto di vista fisico e tecnico sta bruciando le tappe. Te lo aspettavi?
“Cavani è un giocatore che può fare la differenza in qualsiasi squadra, arrivare a 100 gol nel nostro campionato non è da tutti, ma la sua vera forza è l’umiltà. Il “Matador” non si ferma mai. Ha un rendimento costante, merita tutto questo e mi auguro che rimanga più a lungo possibile in maglia azzurra”.
La clausola rescissoria di 63 milioni che ha l’attaccante partenopeo può essere un’arma a doppio taglio per il mercato estivo del Napoli?
“Può essere un rischio, ma anche un punto di partenza per il club di De Laurentiis, neanche Ibrahimovic costa tutti questi soldi. Bisogna vedere se esistono società pronte a spendere una cifra del genere per Cavani. Se dovessero pagare l’intera clausola, la considererei un’offerta davvero irrinunciabile, perché al di là dell’affetto per la nostra città, capirei un suo approdo ad un altro club”.
Sabato scorso 90 minuti e una buona prestazione per Emanuela Schioppo. Quali sono i margini di miglioramento che vedi in lei, considerando che è il suo primo anno in serie A?
“Per me può ancora migliorare tanto. Deve dimostrare partita dopo partita, anno dopo anno di poter crescere in una serie A così competitiva. Non solo Emanuela (Schioppo) ma anche il resto del gruppo stanno confermando i progressi che mi aspettavo. Su Schioppo dico che la considero all’altezza della categoria, ma deve continuare ad allenarsi con questa costanza per raggiungere grandi obiettivi”.
Nella Primavera di mister Riccio ci sono calciatrici come Diodato e Canonico. Che riscontro stai avendo sulle loro prestazioni?
“Ragazze come Diodato e Canonico quando militano nella Primavera sono calciatrici che ti danno un rendimento molto alto, ma devono continuare il loro percorso di crescita e di maturazione, con calma senza avere fretta. Non devono strafare, perché io e la società sappiamo perfettamente quanto sono brave. Per me hanno ampi margini di miglioramento e possono dare tanto con la maglia della Carpisa”.
Quindi molte ragazze che sono passate dalla Primavera alla prima squadra non hanno risentito del passaggio in Serie A. In tal senso si sta svolgendo un ottimo lavoro?
“All’inizio è normale che abbiano accusato l’emozione della massima serie, era messo in preventivo, ma con il lavoro del mio staff e la loro voglia di emergere è venuto fuori un gruppo molto forte che se la sta giocando al meglio. So perfettamente che siamo solo all’inizio del percorso intrapreso in estate, ogni partita va affrontata sempre con la stessa determinazione, perché le insidie sono dietro l’angolo e dobbiamo avere sempre grande umiltà per ottenere i risultati”.
Contro il Mozzanica possiamo affermare che è stata la vittoria del gruppo. La mentalità per far bene in questa categoria è stata ben assimilata?
“Contro le lombarde abbiamo dimostrato tanta concentrazione nell’arco dei novanta minuti. Tatticamente la mia squadra è stata perfetta. Se ripetessimo prove così confortanti, potremmo mettere in difficoltà qualsiasi squadra della Serie A a cominciare dalla Torres. Contro il Mozzanica è stato il gruppo a fare la differenza”.
La Torres ha caratteristiche fisiche diverse dalle bergamasche. Come pensi di limitare la loro forza?
“Con tanta concentrazione, e non dovrà mancare l’umiltà di saper aspettare senza buttarci allo sbaraglio. Le sarde le dobbiamo colpire al momento giusto, senza dimenticare di fare una grande partita dal punto di vista difensivo. Se giochiamo così possiamo toglierci tante soddisfazioni”
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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