A pochi giorni dal buon pareggio interno con il Brescia che consolida il quinto posto nella massima serie, il Napoli Carpisa Yamamay va avanti alla ricerca di conferme nei prossimi impegni. In settimana è arrivata la convocazione della centrocampista azzurra Michela Franco per lo stage della Nazionale di Cabrini. La Redazione di IamNaples.it intervista in esclusiva l’allenatore delle tartarughine:
Il pareggio di sabato con il Brescia vi ha consentito di conservare un record importante: 26 mesi di imbattibilità interno. Qual è il segreto di questo vostro ennesimo grande risultato?
“Il nostro segreto è quello di non mollare mai, di credere sempre nei nostri mezzi e poi, quando giochiamo al “Collana”, abbiamo la spinta dei nostri tifosi che ci incitano dall’inizio alla fine. Nessuna squadra maschile o femminile detiene il nostro record e per noi è un motivo di orgoglio. L’importante è continuare ad allenarsi con questa costanza e dare il massimo ogni gara, bisogna rimanere umili”.
Lunedì sera abbiamo saputo della convocazione della centrocampista Michela Franco nella Nazionale di Cabrini. Cosa ne pensi a riguardo?
“Sono contento per Michela (Franco) perché è una ragazza che sta dando tanto per noi e si meritava questa convocazione, però, sono amareggiato perchè altre nostre ragazze meritavano questo riconoscimento. Penso ad Antonella Morra, sta avendo un rendimento altissimo e al suo posto è andata Piacezzi ma non come il nostro difensore centrale. Altre giocatrici come Roberta Giuliano o Valeria Pirone stanno disputando un ottimo campionato ma purtroppo non vengono convocate. Noi siamo l’unica rappresentante del Sud in serie A, ma nessuno dello staff di Cabrini è venuto a vedere una nostra partita, mi dispiace per le ragazze se lo meriterebbero ampiamente”.
Secondo te perché così poca considerazione nei vostri confronti?
“Perché con il nuovo staff di Cabrini non ho gli stessi contatti che avevo con quello del c.t. precedente: Ghedin, con lui parlavo una volta al mese e prendeva in considerazione le mie giocatrici. Mi auguro che in futuro si possa vedere il tecnico della nazionale al “Collana”; potrà verificare così le qualità delle mie calciatrici”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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