Domani la Carpisa Yamamay Napoli giocherà in trasferta a Firenze; la compagine toscana partecipa al suo terzo campionato di serie A consecutivo.
In questa stagione la società viola si è rinnovata con l’inserimento di alcune giovani di valore cresciute nel vivai come Corsiani, Adami, Ferrati, inserite in un gruppo già affiatato e determinato tra cui spiccano le azzurre Linari e Guagni, autentica trascinatrice della squadra toscana. Fase difensiva ben organizzata guidata dal centrocampista Orlandi e ripartenze veloci sfruttando le doti di Guagni; ecco le principali caratteristiche della compagine viola. In questo campionato la squadra fiorentina ha collezionato tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte (con Guagni infortunata) e in classifica occupoa il settimo posto in virtù della vittoria contro uno stanco Verona che ha dovuto giocare sei partite in diciotto giorni. Uno scontro alla pari per le “tartarughine” che dovranno contenere gli avversari e concretizzare le tante azioni da gol che sono solite creare in tutte le gare . A poche ore dalla sfida del “San Marcellino” contro il Firenze la redazione di IamNaples.it intervista l’allenatore della Carpisa Yamamay Napoli Marino nel consueto appuntamento pre-gara
Michela Franco ha compiuto una splendida prova sabato scorso ed ha conquistato la Nazionale. Possiamo parlare di un’altra vostra significativa intuizione?
“Le qualità di Michela non le scopriamo certo oggi, anzi noi l’abbiamo presa in estate perché poteva farci compiere il salto di qualità. Dopo un periodo poco fortunato ha ripreso la migliore condizione e sta cominciando a mostrare sul campo le sue qualità tecniche e tattiche”.
Mercoledì avete disputato un test amichevole con la Primavera, che riscontri hai avuto dal punto di vista atletico e tecnico da parte delle tue ragazze?
“La squadra sta attraversando un buon momento di forma, quello che ci manca è un pizzico di fortuna e ci auguriamo quanto prima di ottenere ottimi risultati nelle prossime partite a cominciare dalla trasferta di domani di Firenze”.
Avere tante nazionali in squadra come Filippozzi, Casaroli, Giacinti la stessa Franco è motivo di orgoglio per te e per il club?
“Mi auguro di avere quanto prima tutto l’undici titolare in Nazionale, però avere già diversi elementi che vestono la maglia dell’Italia ci sta dando la giusta esperienza per essere competitivi nella massima serie. Calciatrici come Filippozzi e le altre citate da te nella domanda sono un valore aggiunto per noi sia dal punto di vista tecnico ma anche umano per quello che rappresentano nello spogliatoio”.
Sabato pomeriggio contro il Mozzecane ho notato che Masia ed Esposito hanno fatto bene in fase difensiva ma che non hanno rinunciato ad attaccare. Ti ha sorpreso o era una indicazione già programmata da tempo?
“La loro spinta in avanti era già programmata da tempo, sono schemi che proviamo in allenamento, è importante che ogni movimento non sia frutto del caso ma che abbia una logica inerente all’azione offensiva o difensiva, a seconda dei casi”.
Rispetto ad un mese fa create molte più palle gol, soprattutto nella ripresa. Da cosa dipende questo miglioramento?
“Abbiamo migliorato la condizione fisica e di conseguenza vediamo la squadra esprimere un bel gioco. Più partite giochi e più acquisisci uno stato psico-fisico migliore rispetto a quello che si poteva vedere ad inizio stagione. Il gioco è più fluido e veloce e i cambi di ritmi sono alti, le ragazze si stanno allenando benissimo. I miglioramenti tattici sono sotto gli occhi di tutti e i risultati si stanno cominciando a vedere”.
Domani affronterete il Firenze, reduce dalla vittoria di martedì contro il Bardolino. Per la tua squadra è un vantaggio che loro abbiamo giocato in settimana o non cambia nulla in proposito?
“Per la Carpisa non cambierà nulla, noi prepariamo le partite al meglio indipendentemente da quello che hanno fatto le nostre avversarie. Non credo che per il Firenze cambi molto, perché nel calcio non si guarda ai risultati del passato ma a quelli che dovranno venire. Ogni gara fa storia a se, si decide tutto nell’arco dei novanta minuti e, perciò, i valori delle due squadre si azzerano quando l’arbitro fischia il calcio d’inizio. Sarà una bellissima partita tra due ottime squadre e come si dice nel calcio che vinca il migliore”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
