Trasferta insidiosa per la Carpisa Napoli che sabato 5 gennaio affronterà in terra lombarda il temibile Como, attualmente all’ottava posizione della classifica a meno due dalle napoletane. Cinque vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte con 21 reti fatte e 17 subite: è questo il ruolino di marcia delle lariane che vantano una formazione composta da atlete d’esperienza e giovani talentuose che il settore giovanile del presidente Aquilini sforna ogni anno, lanciandole con successo nella massima categoria. E’ il caso del portiere Piazza di appena quattordici anni.
Orfane delle due nazionali under 19, Giuliani e Coppala, passate nel campionato svizzero, il ds Silvano Cozza è riuscito a portare a Como l’ottima Martina Cortesi dalla Torres. Mister Manzo è riuscito a rendere la squadra lombarda una delle sorprese di questo campionato tanto che nell’ultimo turno di Coppa Italia, il Brescia ha dovuto ricorrere ai calci di rigore per prevalere sulle comasche e passare il turno. La Redazione di IamNaples.it, come di consueto, intervista il mister delle azzurre, Geppino Marino, alla vigilia della sfida di domani.
Domani affronterete il Como, squadra che in casa sa farsi rispettare. Per voi è importante per la classifica, ma anche per motivi che vanno al di là del campo. E’ giusto sintetizzarla così la sfida in Lombardia?
“Per noi ogni gara è importante. Affronteremo ogni sfida al meglio delle nostre forze. Andremo a Como per giocarcela con il giusto impegno. Potremmo trovare anche una piccola rivincita, visto che tre anni il Como ci soffiò il ripescaggio in massima serie. Il nostro intento è giocare una gran partita e lottare per i tre punti”
Il ritorno dagli infortuni di Schioppo e Kensbock ti faciliterà nelle scelte o l’abbondanza potrebbe complicare le cose?
“Dal punto di vista tattico ho due/tre soluzioni che mi possono permettere di schierarle dal primo minuto. Avere una vasta possibilità di scelta non è mai un problema, anzi. I rientri di Emanuela (Schioppo) e Caterina (Kensbock) sono davvero importanti”.
Delle attaccanti della serie A qual è quella che ti ha maggiormente colpito in questo inizio di stagione?
“Se dovessi dire una della mia squadra è Valeria Pirone, giocatrice in grande ascesa e che sta avendo un alto rendimento. Invece come centravanti avversarie sono stato colpito da Stefania Terenzi del Mozzanica, una vera rapinatrice dell’area di rigore. Davvero molto interessante”.
Da un paio di mesi stiamo vedendo Valentina Giacinti che gioca come esterno destro d’attacco. E’ una soluzione che stavi già studiando da tempo?
“Da quando l’acquistammo nel mese di luglio, sapevo che poteva ricoprire quel ruolo, è una giocatrice molto eclettica, brava negli inserimenti, ha gamba e si sa muovere davvero bene. Ha le caratteristiche per ricoprire tutti e tre i ruoli dell’attacco, mi ha colpito sin da subito ed è brava nel partire da più lontano per poi essere devastante sotto porta”.
Nel ritiro di Serino abbiamo visto all’opera il terzo portiere Alessia Parnoffi. Che idea ti sei fatto di lei per il futuro?
“Ha doti tecniche e umane davvero importanti, se continua su questo passo può fare molta strada e sicuramente ha tutto per essere il futuro portiere del Napoli Carpisa Yamamay”.
Valentina Esposito incarna lo spirito vincente della tua squadra. Difende e attacca con una certa facilità. Ormai non è più una sorpresa ma una certezza, che ne pensi?
“Sappiamo che il nostro capitano, ma anche le altre componenti della rosa azzurra devono metterci passione e abnegazione in questo progetto per far sì che il gruppo e il collettivo siano uniti e tutti protesi verso il traguardo finale. Valentina (Esposito) incarna tutte queste doti e mi auguro che continui a dare sempre il massimo, perché fino ad adesso sta facendo davvero ottime cose”.
Contro la Lazio hanno esordito Yamamoto e Privitera. Se di Emi sapevamo le sue immense qualità, dei venti minuti di Veronica che idea ti sei fatto?
“Veronica (Privitera) mi è piaciuta, ci può aiutare tanto e sono sicuro che dimostrerà il suo valore nella massima serie. Contro la Lazio era all’esordio, si notava che era molto tesa, ha lavorato da solo una settimana e non aveva acquisito i nostri schemi. Una volta appresi sarà importante per il girone di ritorno”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
