E’ stato il primo trofeo dell’era De Laurentiis, il segnale che si stava percorrendo la strada giusta e che bisognasse procedere nella stessa direzione. Parliamo del torneo Berretti della stagione 2004/05, la prima post-fallimento, iniziata tra mille difficoltà dovendo partire dal nulla dopo il fallimento. Continua la rubrica “Amarcord” in vista della gara di ritorno della finale della Tim Cup Primavera tra Napoli e Juventus. La redazione di IamNaples.it ha raccolto in esclusiva le dichiarazioni del primo allenatore a vincere con De Laurentiis, Claudio Lucignano, allenatore di quella Berretti campione d’Italia:
Claudio, che ricordi hai di quella stagione?
“I successi si ricordano sempre con piacere. La vittoria di quel campionato Berretti fu un risultato inaspettato, a settembre non avevamo né la squadra né il campo, è stata un’esperienza fuori dalla norma. Riuscire addirittura a vincere in quelle condizioni è stata una grande soddisfazione. Condivido i meriti di quel trionfo con i ragazzI. Ho incontrato negli anni molti dei giocatori di quella stagione, alcuni sono riusciti anche ad affermarsi nel mondo del calcio. In primis Vitale, che ha giocato col Napoli anche nelle coppe europee ed adesso è alla Ternana, Nigro che ha vinto il campionato di Serie D ad Ischia, Saviano che debuttò con la Reggina, il capitano Rescigno, che oggi è un giovane avvocato di grido”
Quale partita di quella cavalcata ricordi con maggiore emozione?
“Sicuramente la finale al “De Cicco” di Sant’Anastasia contro il Padova; all’andata perdemmo 2-1. Al ritorno prevalemmo al 90’ con lo stesso risultato, si andò ai supplementari dove rimediammo due espulsioni, finimmo la partita senza Del Prete e Rescigno. Vincemmo ai rigori coronando una splendida fase finale dove abbiamo vinto prima il triangolare con Foggia e Giugliano, poi sconfiggemmo ai quarti il Vigor Lamezia, in semifinale la Cisco Roma ed in finale il Padova, una realtà che ha sempre espresso un ottimo settore giovanile. E’ stata anche un’esperienza che non mi aspettavo di vivere, fui chiamato a Gennaio perché Reja volle Caffarelli come suo secondo”
Si può dire che quella stagione ha assunto un grande valore nella storia del Napoli?
“Considerando le difficoltà iniziali, fu un’annata incredibile. Anche i Giovanissimi e gli Allievi raggiunsero le finali per le squadre di Serie C, che si giocarono a San Benedetto del Tronto. I Giovanissimi di Vito Tammaro vinsero anche la Coppa Nazionale, mentre gli Allievi di Cusano furono battuti in finale dall’Andria. Ho avuto l’onore di vivere le fasi iniziali della rinascita del settore giovanile del Napoli. Ricordo con grande piacere ancora le prime riunioni nei bar per convincere i ragazzi a venire al Napoli ed il viaggio con Santoro a Firenze per fare il primo tesseramento”
Un occhio al presente: che sensazioni hai riguardo alla partita di martedì sera?
“Il Napoli ce la può fare, il risultato dell’andata favorisce molto gli azzurri. A Torino è andato tutto molto bene, considerando che nel primo tempo la Juventus ha tenuto costantemente le redini del gioco. Al San Paolo sarà tutta un’altra storia ed il Napoli può vincere questo trofeo”
Ciro Troise
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