Per la rubrica “La telefonata” andiamo a curiosare nel prossimo avversario del Napoli, il Parma di Pasquale Marino. La redazione di Iamnaples.it lo fa intervistando in esclusiva Pasquale Lanzillo, coordinatore degli osservatori del Parma, grazie al quale puntiamo anche l’attenzione anche sulla struttura organizzativa di un club di Serie A.
Cominciamo dal suo lavoro; ci descrive cosa significa essere il coordinatore degli osservatori di un club di Serie A.
“Innanzitutto ci deve essere la fiducia della società in questo lavoro ed al Parma c’è. Io organizzo e coordino una rete di osservatori, distribuita a livello nazionale ed internazionale che monitora e studia le prestazioni di tantissimi giocatori tra Serie A, B, Lega Pro e D, ma soprattutto del settore giovanile. Seguiamo ogni weekend circa trenta partite tra tutte le categorie che ho citato. Abbiamo tre osservatori in Sudamerica, dieci italiani che girano per l’Europa e dieci distribuiti su tutto il territorio nazionale, oltre a tanti collaboratori. Oltre ad andare a vedere tante partite, poi c’è il lavoro quotidiano di visione dei dvd; ne vediamo veramente tanti, avendo anche una sala televisiva. Dopo aver visto un giocatore più volte, se è valutato interessante, viene portato una settimana a Parma in prova, poi si fa un’ulteriore valutazione e si decide se procedere con la trattativa.”
Seguite anche la Campania? Si può definirla una regione molto fertile?
“Certamente, io inoltre sono campano e quindi sono anche facilitato nel seguirla. Basta vedere gli organici delle compagini di Serie A per capire quanto sia fertile la Campania; sono presenti sempre più o meno tre o quattro giocatori campani. Anche a Parma abbiamo Palladino e Mirante. Inoltre nel nostro settore giovanile abbiamo diversi ragazzi campani, come per esempio Marano, classe ’95 preso la scorsa estate dalla Mariano Keller, attualmente negli Allievi Regionali”
Domenica c’è Parma-Napoli, una gara molto importante per entrambe le squadre. Chi temete di più degli azzurri?
“Non c’è un giocatore che temiamo particolarmente, è inutile parlare di Lavezzi e Cavani. Temiamo il Napoli, il suo collettivo, che ha un’anima grazie a Mazzarri. Io ho avuto la fortuna di averlo come giocatore a Nola ed è uno che ha sempre badato alla concretezza. Cavani è esploso anche perché c’è una squadra che ha un’anima alle sue spalle. Ci sono giocatori come Pazienza, Campagnaro, Aronica, Cannavaro, autori di un rendimento, a mio avviso, al di sopra delle loro potenzialità. Dalle prestazioni di questi ragazzi si nota il grande lavoro del tecnico, a prescindere dalle qualità di un giocatore come Lavezzi, che secondo me è di un’altra categoria”
Il presidente De Laurentiis ha usato parole significative contro il sistema calcio, definendo il Napoli una realtà che dà fastidio. Lei cosa ne pensa in merito?
“De Laurentiis fa il suo mestiere, se vede la sua squadra bistrattata, è giusto che si faccia sentire. Io, però, non sono d’accordo perché gli errori arbitrali ci sono sempre stati e, se a fine campionato si fa l’analisi di tutte le partite, ci si rende conto che si compensano oppure al massimo portano un dislivello di pochi punti in meno o in più. Se il Napoli gioca bene, non ci sono errori arbitrali che tengano. Inoltre io ricordo la partita contro il Lecce, dove il Napoli vinse al 94′ con un gran gol di Cavani; se fai gol vinci le partite, altrimenti non ti puoi appellare agli arbitri. Inoltre, in un campionato di trentotto gare, la posizione di classifica non è determinata dagli errori arbitrali, ma in base ai meriti conquistati sul campo”.
Gli ultimi due pareggi contro Roma e Chievo hanno dato un po’ di morale al Parma. Si è allontanato il rischio esonero per Pasquale Marino?
“Conoscendo il direttore e la società, non si fanno prendere dalle situazioni. Non sono stati questi due pareggi a confermare Pasquale Marino. Nei momenti difficili bisogna avere fiducia nelle proprie scelte. Pasquale Marino è un ottimo allenatore e l’ha già dimostrato, infatti, porterà la squadra in salvo. Il Bari ha cambiato allenatore e non ha ottenuto grandi risultati. Sicuramente il valore della squadra, con Amauri, Giovinco, Crespo, Zaccardo, Candreva, non coincide con i punti in classifica, ma mancano ancora dieci partite e sono convinto che porteremo a casa tanti risultati positivi in questo finale di campionato. Contro il Napoli giochiamo per vincere, a noi servono i punti per salvarci. Ci sono annate dove le cose non vanno bene, anche domenica contro il Chievo nei primi venticinque minuti del primo tempo abbiamo giocato solo noi, la compagine clivense si è resa pericolosa solo nell’ultimo quarto d’ora, dopo l’espulsione di Paletta. Io comunque sono fiducioso, sono convinto che il Parma si salverà”
A cura di Ciro Troise
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