La corsa verso la seconda finale di fila per la Carpisa finisce in Friuli contro il Tavagnacco, rivelatosi nettamente superiore nell’arco dei novanta minuti. Le “tartarughine” hanno provato a riaprire la gara ma non ce l’hanno fatta. La Redazione di IamNaples.it intervista in esclusiva il d.g. della Carpisa Italo Palmieri sulla gara contro il Tavagnacco, sulla stagione appena terminata e sui progetti futuri.
“Oggi il Tavagnacco era tutt’altra squadra rispetto alle gare di campionato; le friulane erano davvero determinate, vogliose di recuperare ogni pallone; la spregiudicatezza del mister non ha influito per ribaltare la partita. Tutta la squadra ha disputato una buona gara, l’unico rammarico è che sul 2-0 Giacinti ha sbagliato una clamorosa palla gol. Abbiamo sofferto molto solo nei primi venticinque minuti. Il Tavagnacco era concentrato e voleva a tutti i costi andare in finale, le “tartarughine” non si sono tirate indietro ma le loro qualità sono venute fuori soprattutto nella prima frazione. Se avessimo segnato con Giacinti sul 2-0 forse ci sarebbe stata un’altra partita, ma nel complesso le friulane erano più forti e più cattive. Nel secondo tempo ci sono state occasioni da una parte e dall’altra; abbiamo preso una traversa con Yamamoto, ma abbiamo avuto anche tre occasioni per accorciare le distanze. Lo stesso Tavagnacco poteva segnare visto che la squadra è andata all’attacco per cercare di ridurre il passivo, però il risultato finale è stato deciso nei primi 45 minuti. Cosa manca alla Carpisa? Sappiamo che come primo anno dovevamo fare esperienza, oggi abbiamo affrontato una squadra ancora imbattuta, con qualità in tutti i reparti, una difesa eccezionale, un buon portiere, un ottimo centrocampo e attaccanti forti. Secondo il mio parere, il Tavagnacco è la favorita per la finale e so che l’altra finalista uscirà dai calci di rigore. La formazione friulana per conquistare il trofeo e mi auguro che ci riesca perché è una squadra simpatica ed è anche molto corretta. Le ambizioni future? La prossima settimana ci incontreremo con il presidente Lello Carlino, che dopo la conquista del tricolore con l’Ischia, mi auguro che voglia programmare il futuro. Questa squadra con piccoli ritocchi potrebbe essere competitiva per l’alta classifica. C’è sempre da risolvere il problema del campo, ci vorrebbero tanti soldi per farne uno nuovo e con un terreno in erba sintetica potremmo aver risolto una situazione davvero importante per noi. Il futuro di mister Marino? Per me e per la società è sempre confermato, ha svolto un lavoro eccezionale, la Carpisa è una sua creatura che ha saputo plasmare alla grande in questi anni. Anche nel match di oggi le ha tentate tutte per giocarsela alla pari contro le friulane, per cercare di ribaltare il pronostico. E’ chiaro che la permanenza del mister dipende anche dalle ambizioni della società, dall’incontro che avverrà nei prossimi giorni capiremo dove la squadra potrà arrivare in campionato e in Coppa Italia, ma sono fiducioso per il futuro”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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