E’ stato un punto fermo della cavalcata del Napoli dalla Serie C alla prima qualificazione alla Coppa Uefa, oggi promuove un importante progetto per la formazione dei portieri. La Redazione di IamNaples.it ha contattato in esclusiva l’ex portiere del Napoli, Gennaro Iezzo. Ecco l’intervista tratta dalla chiacchierata a 360° con l’ex portiere del Napoli:
Cominciamo dalla sua scuola per portieri “Numero Uno”. Ce ne parli un po’.
“La scuola “Numero Uno” è una scuola itinerante, che gira per le scuole calcio, con base a Castellammare. Porteremo il nostro pool di preparatissimi preparatori che lavorano su un programma studiato in quelle scuole calcio nelle quali manca il personale. Il progetto è cominciato da poco e si sta espandendo”
Che obiettivi ha con la sua scuola “Numero Uno”?
“Il nostro obiettivo principale è quello di far avvicinare a questo ruolo bello e affascinante tanti ragazzi, curando tutti gli aspetti dalla A alla Z, senza lasciare nulla al caso. Speriamo indubbiamente di essere un punto di riferimento per i giovani portieri campani, che possano crescere al meglio con noi”
Parliamo ora di Napoli, sembra che la società sia molto vicina al portiere greco Stephanos Kapino, diciannovenne del Panathinaikos. Lei lo conosce, ci sa dire qualcosa su di lui?
“Purtroppo non conosco il ragazzo, ma ne sento parlare molto. Se se ne parla così tanto, vuol dire che è un bravo portiere e credo che il Napoli debba essere bravo ad accaparrarselo, magari mandandolo a fare le ossa in prestito in qualche società meno importante”
In Italia di portieri importanti ce ne sono tanti e di tutti i tipi, come i già pronti Mirante e Consigli, i giovani Perin, Bardi e Colombi, o l’esperto Pelizzoli, da poco accostato al Napoli. Quale di questi portieri consiglierebbe?
“I portieri più giovani come Bardi, Colombi e Perin si stanno mettendo in bella mostra, hanno un futuro roseo davanti, anche se rispetto agli altri devono ancora dimostrare il loro valore. Mirante e Consigli sono già pronti, possono giocare ovunque in Italia e non credo che vengano a Napoli a fare panchina, mentre Pelizzoli ha una maturità importante e sarebbe anch’egli una buona spalla per De Sanctis, nonostante l’età avanzata. Il Napoli è ormai una realtà importante a livello europeo, ai vertici del campionato e secondo me ha bisogno di qualcuno già pronto che potrebbe sostituire De Sanctis nel caso di una sua assenza, ma si potrebbe anche prendere un giovane da far crescere alle spalle di Morgan per un paio d’anni”
In Campania invece c’è qualche giovane portiere che l’ha colpita, magari visto quando allenava il Sant’Antonio Abate in Serie D?
“Purtroppo ho avuto la possibilità di allenare il Sant’Antonio Abate solo per tre partite, ma in giro in Campania c’è sicuramente qualche portiere interessante, come Gianluigi Donnarumma (’99), il fratello del portiere del Genoa. E’ un calciatore importante ed è già stato venduto al Milan, ha grandi prospettive e arriverà in alto come il fratello”
Come valuta invece la passata stagione di Rosati? Perchè non è mai riuscito a convincere?
“Il ruolo del portiere è un ruolo particolare, la continuità è fondamentale, si può incappare in qualche errore giocando raramente come successo ad Antonio. Non deve essere valutato per le poche partite che ha fatto, tra l’altro lui ha giocato con le seconde linee, mentre magari con la sicurezza dei titolari avrebbe fatto meglio. Rosati può essere ancora una spalla importante per Morgan, può ancora fare vedere le sue qualità”
Lei conosce bene Edi Reja, l’idea di vederlo direttore tecnico a Napoli con Benitez le piace?
“Sarebbe davvero molto bello, anche se il mister vuole allenare ancora. Dargli un ruolo del genere a Napoli sarebbe il giusto riconoscimento per lui, che ha fatto grande il Napoli, ripartendo dalla Serie C e portandolo in Serie A”
Parlando ora di allenatori, crede che De Laurentiis abbia fatto la scelta giusta con Benitez?
“Per Rafa parla il curriculum, ha vinto tutto ed ha grande esperienza internazionale. Il 4-2-3-1 è un modulo bello ed affascinante ma difficile, ma nonostante questo credo che il Napoli abbia i giocatori adatti per questo modulo”
Mazzarri-Inter, il toscano avrebbe dovuto essere più chiaro sin dall’inizio?
“Mazzarri sarebbe dovuto andare via da Napoli in maniera diversa, poteva essere più chiaro dall’inizio, magari da gennaio o da febbraio, evitando tutta questa suspance, senza arrivare fino all’ultima giornata. Sicuramente è stato un vero e proprio eroe, facendo grandissime cose a Napoli, ma mi dispiace per come si è lasciato con la piazza. Nel calcio tutti sono sostituibili, tranne Diego”
Grazie per la disponibilità e arrivederci.
“Grazie a te”
A cura di Dario Gambardella
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