La Federazione belga, con un comunicato, ha annunciato il definitivo stop della Jupiler Pro League, la Serie A belga. Solo ieri, l’UEFA aveva dato la disponibilità a terminare le stagioni entro e non oltre il 3 agosto. Tuttavia, il Consiglio di amministrazione della Lega ha informato che, vista la situazione precaria del Paese legata al coronavirus, lo sport non è e non può essere la prima preoccupazione. Il Consiglio, dunque, ha deciso che la competizione dovesse finire non oltre il 30 giugno e ha deciso di formulare -all’unanimità- il parere all’Assemblea Generale, che vedrà la cristallizzazione della classifica a una giornata dal termine e la cancellazione dei play-off. Il Club Brugge quindi è campione del Belgio, con la squadra allenata da Philippe Clement che aveva già quindici punti di vantaggio sul Gent, seconda classificata che giocherà i preliminari della prossima Champions League.
La Jupiler Pro League è il primo campionato ad aver preso una decisione riguardo al coronavirus. A tal proposito, la redazione di IamNaples.it ha contattato Kristof Liberloo, giornalista del quotidiano belga HBVL, per parlare della decisione del Consiglio di amministrazione. Interventi rivolti anche alle situazioni di Dries Mertens, vicino al rinnovo del contratto con il Napoli, e di Kalidou Koulibaly, nel mirino di diversi top club europei.
L’UEFA ha comunicato che i campionati possono terminare anche il 3 agosto, come mai è arrivata questa decisione del Consiglio di amministrazione?
“La Belgian Pro League ha i play-off e non era possibile giocarli in questa situazione. C’erano ancora dieci gare da giocare ed erano troppe, perché la Lega voleva comunque finire tutto entro il 30 giugno e non giocare a luglio. Ecco perché hanno bloccato tutte le competizioni. Mancava una sola partita della regular season e non verrà giocata. Hanno pensato che fosse più intelligente pensare alla salute dei giocatori e dei tifosi, piuttosto che giocare e rischiare che qualcuno (staff, giocatori, tifosi) venisse infettato dal coronavirus“.
Come verranno gestite le promozioni e le retrocessioni?
“Sono previste promozioni e retrocessioni: l’unica questione aperta è che c’è ancora da giocare il ritorno dei play-off della Tweede klasse -Serie B belga, ndr- tra OH Leuven e Beerschot. Chi vincerà il play-off sarà promosso in Pro League: questa gara verrà giocata alla ripresa e la promozione sarà decisa lì. Il Waasland-Beveren, ultimo, verrà regolarmente retrocesso in Tweede klasse“.
Due club prestigiosi come Genk e Anderlecht verranno escluse dalle coppe europee, mentre la vera sorpresa è il Gent che disputerà i preliminari di Champions League dopo un’ottima stagione. Cosa ne pensi?
“Per l’Anderlecht non è certamente una bella situazione. Non hanno giocato le coppe quest’anno e non le giocheranno neanche nel 2020/21, quindi saranno fuori da giochi per due anni consecutivi. Per un club come l’Anderlecht sarà davvero penalizzante, ed è il motivo per cui inizialmente volevano provare a giocare i play-off e mandare avanti le competizioni. Ora però hanno seguito gli altri club e accettato di chiudere qui il torneo, senza discutere. Per il Genk è ugualmente una brutta situazione, volevano conquistare le coppe attraverso i play-off, ma si tratta di un club diverso dall’Anderlecht e non così grande, che comunque aveva giocato le coppe 4 volte negli ultimi 5 anni. Se perdono un anno non è bello, ma non un disastro: proveranno sicuramente a centrare le coppe l’anno prossimo“.
Nei prossimi anni è possibile una fusione tra la Jupiler Pro League e l’Eredivisie?
“La BeNeLiga è una possibilità per il futuro, ma non in un breve periodo di tempo. I club minori del Belgio non vogliono la BeNeLiga, perché ne sarebbero esclusi, e lo stesso vale per i club olandesi. C’è molta divisione a riguardo in Olanda: i grandi club vogliono qualcosa in più dei campionati locali, ma al tempo stesso non sono sicuri che una BeNeLiga coi team olandesi e belgi sia buona per loro. Grandi club come Ajax e Feyenoord non vedono la necessità di giocare contro club come Anderlecht o Bruges. Ecco perché non sarà ancora possibile nelle prossime stagioni, ma tutto potrebbe cambiare entro qualche anno, se i club olandesi cambieranno idea“.
Quest’anno Mertens ha raggiunto il record di gol di Marek Hamsik. È molto vicino al rinnovo del contratto e potrebbe chiudere la carriera in maglia azzurra. Cosa ne pensi? Credi che dovrebbe ancora provare a vincere qualcosa con il Napoli o cambiare squadra?
“Credo che il Napoli sia il club perfetto per Dries Mertens, specialmente perché gli piace abitare lì e ama l’Italia. Sarebbe ottimo per lui restare a Napoli, e vincendo qualcosa col club otterrebbe qualcosa di fantastico. Se mai dovesse lasciare il Napoli, gli consiglierei di farlo per un club dove possa vincere trofei e, se vuole farlo, questo è il momento: non è più giovanissimo. Resto convinto, comunque, che restare sia la decisione più saggia per lui“.
Molti grandi club sono interessati a Koulibaly, che in passato ha giocato nel Genk, e potrebbe lasciare il Napoli a fine stagione. C’è qualche difensore in Belgio che potrebbe fare al caso del Napoli?
“Penso che Zinho Vanheusden sia attualmente il miglior difensore del Belgio. Ha giocato nell’Inter, come certamente saprai, ora gioca con lo Standard Liegi e sicuramente approderà in un grande team europeo se continua a crescere come sta facendo in questo momento. Carlos Cuesta (Genk) è un altro difensore promettente, viene dalla Colombia e lo vedo pronto per un futuro in Serie A“.
Intervista a cura di Nico Bastone
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