A Chianciano ci sono le prime otto squadre della categoria Giovanissimi Nazionali, è un’occasione anche per conoscere altre realtà che per raggiungere tale traguardo presentano sicuramente esempi interessanti e da monitorare con attenzione. Portiamo ai nostri microfoni tra le vie della tranquilla cittadina toscana Claudio Gabetta, allenatore dei Giovanissimi Nazionali della Juventus.
Cosa può significare per un ragazzo di 15 anni quest’esperienza dal punto di vista tecnico ed emotivo?
“Sicuramente sono esperienze che formano in vista di appuntamenti ancora più prestigiosi. Ritengo che i giocatori debbano cominciare ad affrontare queste sfide per essere pronti alle competizioni che contano”
Si dice che l’obiettivo di ogni vivaio è quello di portare giovani talenti in prima squadra. La Juventus l’ha fatto con Marchisio e Giovinco. Che lavoro state compiendo per il settore giovanile?
“La Juventus crede molto nel settore giovanile, sta investendo molte risorse economiche e poi c’è tanta competenza diffusa tra dirigenti ed osservatori che sta producendo un lavoro capillare, dai Pulcini fino ad arrivare alla Primavera. I nomi citati sono l’esempio da seguire, in passato Marchisio ha visto le nostre partite ed è un modello positivo per tutti i ragazzi. Sono convinto che a breve ci saranno altri giocatori che diventeranno famosi come Sebastian e Claudio”.
Oggi giocherete contro la Roma una partita decisiva per raggiungere le semifinali. Quali sono le principali insidie di questo match?
“Sarà sicuramente una partita difficile, molto combattuta; comunque sono fiducioso perchè i ragazzi hanno dimostrato di essere pronti ed in forma”
Proiettiamoci nell’eventuale semifinale. Quale squadra vorreste evitare?
“Sinceramente non ci ho ancora pensato perchè è importante centrare le semifinali, poi rispetteremo qualsiasi avversario che incontreremo Noi siamo la Juventus e non dobbiamo avere timore di nessuno”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
