La redazione di Iamnaples.it entra nuovamente nel mondo delle scuole calcio: in primo piano questa voltà c’è l’A.S.D. Ciro Caruso 16 di S. Rocco a Marano (con prossime sedi anche a Quarto e Giugliano). Proprio l’ex difensore azzurro (attualmente agente di calciatori) ha parlato non solo della sua struttura, fondata con l’ausilio del noto attore partenopeo Biagio Izzo, ma anche del momento vissuto dal Napoli. Non sono mancati poi riferimenti ad alcuni suoi noti assistiti, tra i quali il giovane attaccante di proprietà del Napoli, Camillo Ciano, attualmente in prestito al Crotone. Ecco quali sono state le sue risposte ai nostri quesiti:
Com’è strutturata la vostra scuola calcio?
“Il nostro organigramma è composto da numerosi istruttori che cercano di infondere un messaggio importante ai nostri giovani iscritti. In particolare i miei fratelli Antonio e Pino mettono a disposizione la loro esperienza di ex calciatori professionisti. Non posso poi non citare il mio grande amico Biagio Izzo, al quale dire semplicemente grazie sarebbe riduttivo. Quest’avventura è partita insieme a lui: volevamo fare qualcosa per i ragazzi della nostra città, che troppe volte balza agli altari delle cronache nella solita veste cupa. Biagio fa tutto questo solo pe l’amore che lo lega a Napoli senza alcun ritorno economico. Il tutto era partito come una semplice idea ma ora l’abbiamo concretizzata ed il numero dei nostri iscritti cresce di anno in anno”.
A quali campionati prendete parte?
“Partecipiamo ai campionati Regionali e e Provinciali con diverse squadre. Tutte si stanno comportando bene, anche se quello che conta di più è la crescita collettiva dei nostri gruppi, a prescindere dalle classifiche finali. Occorre capire qual è il vero scopo delle scuole calcio, non fermandosi ai semplici risultati”
Quali sono gli elementi che spiccano maggiormente nei vostri gruppi?
“Noi operiamo secondo criteri diversi. È nostra intenzione sviluppare anche un settore agonistico nel prossimo futuro, distinguendolo però da quello della pura scuola calcio. Di ragazzi bravi ce ne sono molti, bisogna però inculcare in loro valori saldi: non tutti riescono infatti a sfondare nel mondo dei professionisti. Dare a tutti una possibilità e alimentare speranze non è cosa dannosa ma lo diventa quando tutto ciò si tramuta nello stimolare illusioni”.
Segui con particolare attenzione le gare del settore giovanile del Napoli. Chi della “Scugnizzeria” ti ha colpito in maniera particolare?
“Il nazionale Cretella, Roberto Insigne, De Iorio, Palumbo e Carezza sono giovani dalle buone prospettive. Ci sono poi ragazzi classe ’98 davvero interessanti: Napoli ha un grandissimo bacino d’utenza, non sfruttato ancora a pieno”.
Parlando della prima squadra azzurra, il reparto arretrato è stato recentemente messo sotto accusa. Qual è la tua opinione in merito ai gol-fotocopia subiti dal team di Mazzarri?
“La croce non deve essere gettata esclusivamente sul reparto arretrato, anche se i difensori azzurri hanno commesso delle ingenuità. Se si subiscono delle reti in una certa maniera, la responsabilità non può che ricadere su tutta la squadra. Quando la difesa veniva esaltata, elogiavo il centrocampo, ora stanno commettendo degli errori e di conseguenza anche i centrocampisti vanno tirati in ballo nelle varie analisi. Il Napoli è stato forte quando è rimasto compatto, dall’attacco alla difesa. Quando vediamo tornare Cavani a dare una mano ai suoi compagni vuol dire che l’intera squadra è mossa dallo spirito giusto. Passiamo poi ai dettagli dei singoli: non si può sempre guardare la palla, il contatto con l’avversario da marcare è necessario. Non ci sono più difensori alla Fabio Cannavaro…I gol che la squadra sta subendo derivano da piccole disattenzioni, che devono essere corrette da Mazzarri in maniera specifica.. In occasione della gara con il Catania ad esempio, il diretto avversario non può saltare indisturbato, privo di qualsiasi marcatura. Ritengo che in area non si possa marcare a zona ma a uomo”.
Sappiamo che gestisci gli interessi del giovane attaccante napoletano Camillo Ciano, attualmente in prestito al Crotone. Come spieghi il poco minutaggio riservatogli nell’ultimo periodo?
“Il ragazzo ha un potenziale tecnico indiscutibile e dei colpi davvero importanti. A stagione in corso il club ha fatto le sue scelte, dunque a mio parere il tutto è dovuto a questioni societarie, non di campo. Ad inizio stagione giocava con continuità, il cambiamento della guida tecnica ha contribuito al mutamento della situazione. Questo servirà al ragazzo come esperienza…”.
Vuoi segnalare qualche altro elemento interessante tra i tuoi assistiti. Chi può arrivare ad alti livelli?
“Alcuni si stanno mettendo in grande evidenza come Crimi, Fischnaller, Romagnoli e Fabbrini, sia nell’Under 21 che nei vari campionato di serie A e B. In merito a Fabbrini c’è poi l’intenzione da parte dell’Udinese, detentrice del suo cartellino, di renderlo ancor più partecipe del progetto friulano. Non sarà ceduto in prestito: credono fortemente nel suo potenziale”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco e Antonio Fusco
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