Poche ore all’attesissima semifinale tra Napoli e Reggina allo Stadio Bonetti di Montepulciano. Per immergerci completamente nell’attesa alla gara, la Redazione di IamNaples.it ha intervistato il preparatore atletico della compagine calabrese, Valerio D’Orsi, napoletano doc.
Qual è stata la reazione della Reggina quando ha saputo di aver vinto a tavolino contro l’Inter?
“Noi eravamo pronti a partire, non ci aspettavamo di essere in semifinale e per giunta aver raggiunto il primo posto. Non è da Inter commettere queste ingenuità sul terreno di gioco, però adesso ci stiamo concentrando per l’attesa sfida contro il Napoli. In questo torneo la squadra sta facendo molto bene e il nostro augurio è di continuare su questa strada”.
Come si svolge la tua giornata da preparatore atletico?
“Stando nel settore giovanile, mi occupo della crescita e dello sviluppo atletico dei ragazzi. Faccio attività di fisioterapia e la cosa più importante avere la stretta collaborazione con i calciatori per quanto riguarda gli infortuni. Un altro aspetto fondamentale è quello di capire i problemi dei ragazzi di 14/15 anni che sono diversi da quelli dei professionisti”.
Secondo te un ragazzo di 14/15 anni è più spensierato quando scende sul terreno di gioco, rispetto ad uno che gioca nei campionati professionistici?
“Le preoccupazioni sono diverse, sicuramente chi ha 14/15 anni non ha la consapevolezza dei grandi eventi e perciò è meno teso di uno che si gioca trofei importanti. Quello che dobbiamo fare noi dello staff è occuparci della loro crescita e augurarci che abbiano la maturità necessaria per affrontare sfide di un certo rilievo in futuro. Per un giocatore già formato le tensioni sono diverse, sa perfettamente che non può deludere le aspettative della gente e dei media”.
Oggi la compagine calabrese affronterà il Napoli che ha delle caratteristiche tecniche precise, come li affronterete?
“Non sapendo che dovevamo affrontare gli azzurri, cercheremo in queste ore di prendere le giuste misure. In questa stagione non ci siamo mai incontrati e perciò non sappiamo quali sono i loro punti forti e quelli deboli. I nostri gironi erano diversi: loro erano in un girone composto da squadre di Lega Pro e Serie B, ma sono arrivati primi ed hanno eliminato Bari e Lazio, mentre noi abbiamo sconfitto i campioni uscenti della Fiorentina e perciò ce la giocheremo a viso aperto”.
Tu che hai origini partenopee, questa è una gara come le altre o avrai emozioni particolari?
“Io in passato ho lavorato e vissuto per molto tempo a Napoli, andavo spesso al San Paolo in entrambe le curve, proverò emozioni particolari, perché chi nasce a Napoli non dimentica le sue origini. Tuttavia, mi auguro che la Reggina possa fare uno ‘scherzetto’ agli azzurri”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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