Si avvicina la sfida di domenica al San Paolo tra Napoli e Fiorentina. Mercato importante dei viola, che forse ha in serbo qualche altro botto. Per addentrarci completamente nella sfida tra le due compagini, entrambe vittoriose alla prima giornata, la redazione di IamNaples.it ha portato ai suoi microfoni Marco Dell’Olio, collega di Sky Sport.
La Fiorentina della stagione 2012-2013 è cambiata radicalmente. Via Corvino e dentro la coppia Pradè – Montella. Cosa si aspettano la dirigenza ed i tifosi viola?
In città si respira aria nuova. Il ritrovato entusiasmo di Andrea Della Valle e le tante novità apportate alla società, hanno fatto sì che gli stimoli e le ambizioni riaffiorassero nuovamente. Le tante cessioni hanno creato nuovi stimoli: in due mesi sono arrivati giocatori di altissimo livello.
Dicevamo “rivoluzione”. Via Montolivo, Behrami e Vargas, dentro Pizarro, Borja Valero e Aquilani. Salutano Gamberini, Kharja, Cerci e Boruc, ed arrivano Roncaglia, Gonzalo, Cuadrado e Viviano. Montella saprà trovare la giusta amalgama?
Col tempo sì. Sono arrivati calciatori che soddisfacessero pienamente le esigenze di Montella. Tutti sanno giocare la palla ed hanno piedi eccellenti; basti pensare che Behrami è partito poiché non “aveva piedi buoni”. L’idea del mister è quella di inculcare una sorta di calcio spagnolo: in ritiro si è lavorato sempre palla al piede. Ho avuto modo di apprezzare e seguire questa curiosa novità ma non paragoniamoci al Barcellona.
Tante partenze ma riconferme importanti. Jovetic è rimasto e non andrà via. Conferma tra le pretendenti, l’interessamento del club di De Laurentiis?
Sì è vero. È stato cercato dal Napoli oltre che dalla Juventus e dal City. Gli inglesi hanno offerto 30 mln ma Della Valle è stato irremovibile. Col ragazzo si è impostato un certo discorso: le parti si risentiranno l’anno prossimo con la possibilità di lasciarlo partire a cifre ancor più alte.
Behrami e Gamberini sono giunti al Napoli; che tipo di calciatori sono?
Behrami è un grande calciatore. In serie A e in molti club d’Europa giocherebbe titolare. È un incontrista che spezza il gioco, non disdegnando gli inserimenti, e corre per 90’. La sua partenza è stata mal digerita dalla tifoseria gigliata. Discorso diverso per Gamberini. Ha vissuto stagioni esaltanti guidato da Prandelli salvo poi ridimensionarsi. È un po’ avventato designarlo come un leader della difesa ma se lo si inserisce in meccanismi ben oliati, allora potrà dire la sua.
Doveva arrivare Berbatov che ha scelto poi la Juventus, slavo firmare per il Fulham. L’attacco resterà così o ci sarà un colpo finale?
L’idea è quella di portare a Firenze Marco Borriello. L’attaccante della Roma, però, costa tanto, ma si proverà a fare quest’ulteriore sforzo: o arriva lui o si tira dritti fino a gennaio. Peccato per il bulgaro, serviva davvero tanto.
Dei nuovi acquisti desta molta curiosità l’ex centravanti dell’Ajax. Che calciatore è El Hamdaoui?
Ha impressionato tutti domenica contro l’Udinese. Non è una prima punta ma può andare tranquillamente in doppia cifra. Si è fatto apprezzare tanto nel precampionato e Montella punta forte su di lui. Nell’ultimo periodo è un po’ calato per via del Ramadan; una volta recuperato potrà stupire e tornare utile alla causa viola.
Capitolo Nastasic. Ci sono 16 milioni di motivi per lasciarlo partire…
Sono tanti soldi. In compenso arriva Savic, promettente difensore montenegrino. Mancini crede tanto in lui e lo scorso campionato è stato colpito da alcun infortuni che ne hanno impedito la crescita. Alto, dotato di un gran fisico, è il candidato ideale per sostituire Nastasic. Peccato sia andato via ma era impossibile rinunciare così tanti soldi per un difensore, sebbene sia un predestinato.
Migliaccio e Tomovic, ultime campane di mercato?
Sì. Migliaccio farà numero e all’occorrenza potrà essere impiegato in difesa. Il modo di intendere il calcio di Montella, non prevede calciatori dai piedi ruvidi. Lo stesso vale per Tomovic. L’ideale sarebbe schierarlo come veniva schierato Behrami, ossia a schermo davanti la difesa, anche se c’è Mati Fernandez che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa.
Vista la roboante sessione di mercato ed i dieci anni di presidenza Della Valle, l’obiettivo minimo stagionale è l’ Europa League. Complice l’entusiasmo che circonda l’intero ambiente viola, che squadra arriverà al San Paolo domenica sera?
La vittoria in rimonta con l’Udinese ha dato nuova linfa ed entusiasmo; fosse arrivato Berbatov allora questa squadra avrebbe viaggiato forte verso l’Europa che conta. Al San Paolo credo che verrà confermata la formazione tipo con Ljajic di punta al fianco di Jovetic. In difesa al posto di Nastasic agiranno Tomovic o Savic. Aquilani non è ancora guarito e potrebbe giocare Romulo. L’obiettivo è l’Europa; dopo anni difficili è giusto ambire a qualcosa di importante.
Intervista a cura di Francesco Gambardella
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