Fra pochi giorni ritornerà il campionato. Il 6 Gennaio il Napoli va a giocare a San Siro contro l’Inter. Per navigare nella profondità di questa sfida, Iamnaples.it ha intervistato in esclusiva un doppio ex, compiendo così un viaggio negli aspetti tattici, emotivi e storici di questa sfida: Francesco Colonnese, ex difensore di Napoli ed Inter ed opinionista di Mediaset Premium.
Che partita è per te, a livello di sensazioni, Inter-Napoli?
“E’ una partita molto particolare, si affrontano due realtà che mi hanno dato tanto, piazze a cui auguro grandi successi. Anche nelle due città torno spesso e rappresentano momenti importanti della mia vita. L’Inter ha qualcosa in più a livello di qualità dell’organico, ma il Napoli fa paura a tutti. Se Hamsik, Lavezzi e Cavani manterranno questo straordinario stato di forma, il Napoli può ambire a grandi traguardi”.
All’Inter il trionfo della Coppa Uefa, al Napoli il lancio in Serie A, giocando per la prima volta con continuità. Guardando alla tua carriera, si può dire che c’è qualcosa che ha contato di più?
“Non c’è qualcosa che ha contato di più. A Napoli ho acquisito, anche per il calore della piazza, le sensazioni del grande giocatore, è stata un’esperienza importantissima dal punto di vista della carica mentale. Infatti, provo grande affetto per entrambe le città. Inoltre, giocare nel Napoli è stata una soddisfazione anche per mio padre, tifosissimo del Napoli, ed era bellissimo partire da Potenza, la mia città, per seguire il Napoli di Maradona. L’Inter mi ha dato la consacrazione, la vittoria, addirittura poi un trionfo in Europa, come la Coppa Uefa”
Il Napoli, durante la sua storia, ha spesso fatto conciliare straordinari gironi d’andata con debacle incredibili nella seconda parte della stagione. Anche nel tuo ultimo anno a Napoli, 1996-97, avvenne un caso del genere: secondi a Natale e tredicesimi a fine campionato, dopo l’esonero del tecnico Simoni. Che consiglio dai al Napoli, in virtù della tua esperienza, per evitare qualsiasi calo?
“Napoli, essendo una piazza abituata bene, ti carica a mille quando vinci, poi, però, nei momenti di difficoltà non ha equilibrio. Il mio consiglio, però, è di essere sereni e di non demoralizzarsi in caso di passi falsi. Nessuno avrebbe mai pensato che il Napoli a metà campionato fosse secondo in classifica, la squadra non è stata costruita per quest’obiettivo. Anche se dovessero andare male le gare contro Inter e Juventus, non è una tragedia. Naturalmente faccio gli scongiuri affinchè questo non avvenga”
Che partita sarà, a livello tattico, Inter-Napoli?
“L’Inter attaccherà perché saranno motivatissimi per fare bene davanti al proprio pubblico ed al nuovo allenatore Leonardo. Metteranno in campo la voglia di riscatto, caricati dalla vittoria del Mondiale per Club e dal cambio della guida tecnica. Il Napoli cercherà di colpire con le ripartenze, schierandosi in maniera molto corta. Con la velocità del reparto offensivo, gli azzurri possono mettere in difficoltà l’Inter”
Il Napoli non subisce gol da quattro gare: un dato significativo per il reparto difensivo, ritenuto quello che principalmente necessita di interventi sul mercato. Come bisogna affrontare gli attaccanti dell’Inter per continuare a mantenere inviolata la porta di De Sanctis?
“Onestamente il Napoli non ha subito gol nelle ultime quattro gare anche perché è stato fortunato, in altre partite ha concesso di meno ma è stato subito punito. Invece, soprattutto nella sfida contro il Lecce, era vicino il gol degli avversari e si è riusciti a sventarlo veramente per poco. Nel calcio ci vuole fortuna e concentrazione. E’ necessaria una partita di altissimo livello, di qualità e concentrazione per mantenere inviolata a San Siro la porta di De Sanctis.”
Intervista a cura di Ciro Troise
