Con il quinto posto conquistato matematicamente, le azzurre del Napoli Carpisa Yamamay si apprestano ad affrontare l’ultima partita di campionato contro il Como per rimanere imbattute al “Collana” e chiudere il girone di ritorno nel migliore dei modi. La squadra lombarda, con il successo sul Pordenone, ha scongiurato i play-out. La Carpisa si troverà di fronte ad una rosa di giocatrici interessanti come il portiere Marisa Gormo, Piazza, Bertoni e Bianchi che garantiscono un buon rendimento in difesa, e infine il centrocampo composto da calciatrici esperte come Zanini, Fusetti e Cascarano elementi di quantità e qualità al tempo stesso. La retroguardia azzurra dovrà fare attenzione ad Erba e soprattutto a Carminati, autrice della doppietta che all’andata stese nel finale la Carpisa. Quella sconfitta è rimasta ancora impressa nella mente delle partenopee perché immeritata. Dopo quest’ultima gara la Carpisa avrà la Coppa Italia, competizione che vorrà onorare al meglio e cercare anche di centrare un’altra finale. La Redazione di IamNaplesit intervista il tecnico delle azzurre Peppe Marino nel consueto appuntamento del venerdì.
Domani affronterete al “Collana” il Como, la squadra come sta preparando l’ultima partita di campionato?
“Affronteremo la gara con la giusta rabbia, vogliamo riscattarci dopo la prova non positiva di Roma e cercheremo di vincere. Con i tre punti daremo la prova che non abbiamo la testa già in vacanza, ma che siamo desiderosi di fare bene davanti ai nostri tifosi. All’andata perdemmo con il Como per 3-1 ed allora era uno scontro diretto, mentre nel girone di ritorno la Carpisa ha dimostrato grande continuità ed ha meritato il quinto posto. Domani vogliamo fare bene per prepararci al meglio in vista della Coppa Italia manifestazione a cui teniamo davvero molto”.
Contro la Lazio la nota positiva è stata la difesa, cambiando le giocatrici il risultato non cambia, concordi con questo ragionamento?
“A Roma non abbiamo giocato bene, però se la gara è finita senza reti subite, il merito va soprattutto al reparto arretrato. Le ragazze hanno giocato con molta attenzione senza commettere sbavature anche se va sempre sottolineato che quando un reparto va bene il merito è di tutto il collettivo, ma potevamo fare meglio come prestazione. Le ragazze lo sanno molto bene e già contro il Como vedremo un’ altra Carpisa”.
Che giudizio dai di queste prime partite dell’italo-americana Lubrano Lavadera?
“Positivo, è una calciatrice molto duttile, può fare sia l’esterno d’attacco che l’interna di centrocampo. Farà sempre meglio, per me ha ampi margini di crescita. Bisogna dire che lei si è presentata a Napoli che reduce da un infortunio e perciò non la vediamo ancora al massimo. Ma sono certo che già dalle prossime gare mostrerà le sue qualità”.
Il primo maggio si è svolto al “Collana” la giornata contro il razzismo. Un giudizio sulla manifestazione e perché nel 2013 ci sono ancora discriminazioni a sfondo razziste?
“Io penso che a volte c’è troppa esasperazione, i cori razzisti li sentiamo ogni domenica purtroppo, e a mio parere, più ne parliamo e più diamo importanza a chi si comporta in questa maniera. Con la globalizzazione vedo che non c’è più così tanta discriminazione, però chi intona cori beceri contro persone di colore va messo da parte”.
In questi giorni si parla del futuro di Mazzarri al Napoli, dovesse andare via il tecnico, chi preferiresti tra Allegri e Guidolin?
“Parto dal presupposto che sono per la conferma di Mazzarri, il tecnico partenopeo ha dimostrato di saper fare un ottimo lavoro in questi anni, con lui si darebbe continuità con al progetto. Se dovesse andar via vedrei bene Guidolin perché con l’attuale allenatore dell’Udinese non si cambierebbe modulo, ma il mio preferito è Allegri per l’esperienza che ha in ambito internazionale”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
