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ESCLUSIVA- Carlino: “Al “Collana” si potrebbero fare grandi cose ed invece…”

"In settimana presenteremo il progetto per il nuovo stadio ad Ischia"

La stagione per il calcio campano è agli sgoccioli, resta la speranza di portare anche la Nocerina in serie B e la Casertana in Lega Pro. Pensieri che non riguardano Lello Carlino, patron di Ischia e Napoli Carpisa Yamamay e dell’Acquachiara nella pallanuoto. La redazione di IamNaples.it lo intervista in esclusiva compiendo un bilancio della stagione appena terminata e soprattutto raccogliendo interessanti riflessioni per le ambizioni future.

Quest’anno l’Ischia è riuscita nell’impresa di vincere il campionato e conquistare lo scudetto dilettanti. Chi è secondo te l’artefice di questa stagione strepitosa?

“A mio parere tutti hanno dato il loro contributo. In primis la squadra, poi il direttore sportivo Nicola Crisano e il mister Sasà Campilongo e, infine, il pubblico ischitano che ha seguito la squadra in tutte le partite, compreso il match scudetto di sabato. Questo lavoro è stato guidato dalla società che ha compiuto enormi sacrifici. I risultati non vengono mai per caso, quando c’è l’organizzazione e tutte le componenti funzionano per il meglio, alla fine le vittorie sul campo vengono di conseguenza”.

Dopo la promozione in Lega Pro, quali sono i progetti dell’Ischia?

“Vorremmo avvalerci di altre figure all’interno della società, persone che vogliono investire nell’Ischia ma anche fuori dal contesto calcistico. Sarebbe fantastico coinvolgere persone da altre zone d’Italia. L’Ischia potrebbe diventare la seconda squadra per tutti, quella per cui si simpatizza poichè nella nostra isola arrivano persone da tutte le regioni italiane. Dobbiamo continuare a lavorare bene e augurarci che i risultati sul campo continuino ad essere soddisfacenti”.

L’Ischia avrà un nuovo stadio. Come procede la situazione in tal senso?

“In settimana presenteremo il progetto per il nuovo stadio. Vogliamo avere due impianti: il “Rispoli” e il “Mazzella”, dove gioca la prima squadra, e, quando ci daranno la concessione, possiamo affrontare la tematica del nuovo stadio. Vogliamo rendere il “Mazzella” un’attrazione turistica, di svago, insomma uno stadio multifunzionale in cui non solo recarsi per andare a vedere le partite ma anche per usufruire di altre forme di divertimento. Vorremmo utilizzare il Rispoli, invece, come centro per il settore giovanile, una struttura in cui far crescere la nostra “cantera”. Una volta rafforzata la struttura societaria ed economica, possiamo pensare a rendere la squadra il più competitiva possibile.”.

L’Acquachiara in due anni ha ottenuto un quarto posto e una qualificazione in Euro Cup. Te lo aspettavi in così poco tempo?

“Quest’anno secondo me potevamo andare in Champions, contro il Florenzia abbiamo sprecato in casa gara 2 dopo aver vinto fuori casa la prima, però, dobbiamo essere comunque contenti per la stagione disputata. Franco Porzio come me ama progettare per cercare di costruire una squadra sempre più competitiva e credo che con due pedine di buon livello possiamo dire la nostra in campionato e in Euro Cup. Sono certo che Franco Porzio non sbaglierà e l’anno prossimo potremmo essere la sorpresa in serie A. Il mio sogno è avere i fratelli Porzio sulla stessa panchina; penso, però, che sarà difficile, ma essendo due persone di sport e molto legate alla cultura del lavoro, mi farebbe piacere un binomio vincente in panchina”.

Il Napoli Carpisa Yamamay ha ottenuto un quinto posto in campionato e in Coppa Italia si è fermato in semifinale. E’ un bilancio positivo o pensi che si potesse fare di più?

“Per me si tratta di un bilancio molto positivo, in campionato puntavamo alla salvezza e siamo arrivati quinti, mentre in Coppa Italia abbiamo centrato la semifinale e perciò alle ragazze non ho nulla da rimproverare. L’unico mio rammarico è che, pur essendoci stata affidata la gestione del “Collana”, dobbiamo pagare noi i campi per andarci allenare e per giunta una volta alla settimana. Il calcio femminile è uno sport dilettantistico e per me è inconcepibile non poter disporre della struttura gratuitamente. Siamo l’unica formazione del Meridione nel campionato di serie A1 femminile e secondo me dovremmo avere la giusta considerazione”.

Quali sono le ambizioni del Napoli Carpisa Yamamay per la prossima stagione?

“Tutto dipende dalle Istituzioni perché se non rinnovano la concessione del “Collana” non si può pensare al rafforzamento dell’organico. Il Napoli Carpisa Yamamay, dopo aver portato il sabato tanta gente allo stadio, non può fare niente di più. La situazione è strana perché l’impianto è della Regione ma è gestito in comodato d’uso dal Comune. Si tratta di una struttura bellissima dove si potrebbero fare tantissime cose ed invece dobbiamo constatare che l’impianto è fatiscente. Nessuno ci vuole mettere le mani, non ci sono investimenti e, quindi, finchè non si risolve la questione stadio, non possiamo programmare nulla per la prossima stagione. Si parla tanto di imprenditori che devono farsi avanti, io amo investire ma mi rendo conto che a nessuno gliene frega nulla. Nel calcio femminile c’è autentica passione, i budget non sono altissimi come in quello maschile e non c’è grande visibilità mediatica. La promozione dell’Ischia in Lega Pro è stata seguita da tutti i giornali, addirittura anche Sky ha fatto un servizio; il Napoli Carpisa Yamamay è in serie A1 da un anno e non ha avuto la visibilità che merita, è un peccato soprattutto per i sacrifici delle ragazze”.

 

A cura di Alessandro Sacco

 

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