A conclusione del convegno dal titolo “il calcio tra regole, lealtà sportiva ed interessi (criminali?)” organizzato dall’associazione di giuristi Azzurra Lex e svoltosi questa mattina presso la sala dell’UIF nel Palazzo di Giustizia di Napoli, il Dott. Raffaele Cantone, magistrato e autore del libro “Football Clan” che ha ispirato lo stesso dibattito del quale è stato uno dei principali relatori, ha accettato di rilasciare alcune brevissime dichiarazioni raccolte da IamNaples.it. Nelle prossime ore il pezzo generale sulla manifestazione:
Il dibattito ha sottolineato la grande importanza di buoni esempi per i giovani, e non solo, nel mondo del calcio, ne intravede qualcuno nel mondo attuale?
“Ne intravedo e tanti! Credo inoltre che quando parliamo di esempi parliamo di azioni più che di persone. È il caso di Cavani, il suo è un bel segnale: essersi fatto effigiare con le vittime della mafia ed aver fatto il giro di campo accompagnato da queste ultime. Cito anche la Nazionale italiana che ha giocato a Rizziconi (lo scorso 13 novembre gli uomini di Prandelli si sono recati in questo paesino in provincia di Reggio Calabria ed allenati su un terreno di gioco confiscato alla ‘Ndrangheta, ndr). Sarebbe un altro bel segnale la visita della stessa Nazionale a Quarto, alla squadra confiscata alle Mafie, cosa che avverrà; questi sono i segnali importanti, sono un’altra immagine del calcio”
Da tifoso storico del Napoli qual è il calciatore che, in qualità di esempio, lei ricorda con maggiore affetto?
“In assoluto Rudy Krol. Ne ricordo la geometria, non sembrava un calciatore, ma un ingegnere!”
Come valuta il campionato in corso?
“Sono un tifoso, e per il Napoli spero i migliori traguardi anche se quest’anno non sono tanto entusiasta del gioco, anzi per certi versi vedo la squadra per molti aspetti anche un tantino indebolita rispetto all’anno scorso. Ma ha la carica di entusiasmo che viene da questo ragazzo napoletano, Insigne, che spero riesca a mettere in discussione la tradizione dei giocatori partenopei che negli ultimi anni non hanno fatto tanto bene nella nostra Città, eccetto il capitano Paolo Cannavaro. Mi auguro sia l’occasione di invertire questo trend”
Secondo lei per rinforzare l’organico azzurro a gennaio?
“Ci sarebbero tanti nomi! Mi accontenterei di una buona punta, utile per subentrare a Cavani. E sabato lo abbiamo visto: per sostituire Insigne è stato schierato Mesto, buon giocatore ma certo non adatto a sostituire Lorenzo. E poi è opportuno anche metter mano un po’ alla difesa, dopo quello che abbiamo visto ultimamente…”
La fase un po’ critica degli azzurri crede dipenda da una questione più tecnica o mentale?
“Dal punto di vista tecnico il Napoli sta dando il massimo possibile. Contestare l’allenatore in questo momento vuol dire dimenticare quanto ha fatto in questa Città. Magari Mazzarri non è sempre in grado di vedere la partita durante il suo svolgimento e spesso non è in grado di valorizzare i giovani, ma ha ricavato davvero il meglio dalla squadra. Non dimentico che Cavani al suo arrivo a Napoli aveva al suo attivo solo 10 gol, e se Cavani è diventato il goleador che conosciamo è anche grazie a Mazzarri, un tecnico che è riuscito nel far giocare calciatori come Aronica per citarne uno, facendogli dare un contributo sportivo che nella loro vita atletica non avevano mai dato”
Dalla nostra inviata Maria Villani
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro