Al termine del “Gran Premio Allenatori Campani 2012-2103” (Clicca qui per leggere il racconto dell’evento), è intervenuto ai nostri microfoni Salvatore Campilongo, tecnico dell’Ischia, squadra con la quale ha ottenuto la promozione dalla Serie D alla Lega Pro con 86 punti in classifica, vincendo anche lo Scudetto dei Dilettanti. Ecco l’intervista:
Complimenti per il premio, quali sono le sensazioni alla fine di questa bella manifestazione?
“Sono contento per il riconoscimento, che condivido con i miei collaboratori, lo staff e la squadra. Il premio è di tutti e grazie a loro l’ho potuto ottenere”
Che obiettivi ci sono per quest’Ischia formato Lega Pro?
“Vogliamo proseguire questo progetto iniziato l’anno scorso con il presidente Carlino e cercheremo di mantenere la categoria. Vogliamo mantenere lo zoccolo duro della squadra, riconfermando i calciatori più importanti e che hanno fatto meglio nello scorso anno, inserendo cinque giocatori che ci permettano di fare un’annata importante in vista della Lega Pro unica”
Com’è stato per lei tornare in un calcio minore, nella sua Campania dopo aver allenato in realtà più importanti?
“Ho trovato dei validissimi e preparati colleghi, che mi hanno dato battaglia stimolandomi tanto. In primis parlo di Luigi Squillante, allenatore del Gladiator, squadra che ci ha dato battaglia per tutto l’anno. Tornare all’Ischia è stata una mia scelta, dopo due annate difficili a Frosinone e Nocera, dove c’era bisogno di ricostruire, con tante gatte da pelare. Ho voluto costruire qualcosa di mio e l’unica possibilità era ripartire da zero. Ho rischiato moltissimo, perchè fallendo questo campionato avrei avuto molte difficoltà ad allenare, ma fortunatamente è andato tutto per il verso giusto e sono molto contento”
Che giovani interessanti ha trovato in quest’annata ad Ischia? Chi pensa possa in futuro esplodere?
“Noi siamo stati bravi ma anche fortunati, perchè abbiamo trovato degli under che in realtà sono over. Lorenzo Longo, ad esempio è un classe ’94 che ha segnato undici gol ed è divenuto un pilastro della squadra, mentre anche il ’93 Fabio Tito, o il ‘94 Gennaro Armeno o il ’92 Mario Finizio hanno disputato un campionato strepitoso ed in campo non si vedeva la differenza con i più esperti. Questa è stata la nostra forza.
A proposito di Fabio Tito, si era letto di un interesse del Catania. Conferma?
“Tito ha diverse squadre, il Chievo e il Catania in A, ma anche squadre di Serie B e Lega Pro. Vorremmo trattenerlo un anno ad Ischia, per farlo crescere ulteriormente”
A cura di Dario Gambardella.
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