Archiviata la qualificazione in Coppa Italia e la prestazione non certo brillante che la ha accompagnata, il Napoli può ora tornare a concentrarsi esclusivamente sul campionato. Domani al San Paolo la squadra di Mazzarri riceverà il Bologna nel posticipo della 18° giornata di Serie A. Per parlare della sfida tra gli azzurri e la compagine felsinea ma non solo, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva Luca Bortolotti, collega de La Repubblica di Bologna.
Come arriverà il Bologna alla sfida del San Paolo?
“Il Bologna arriva a Napoli incerottato ma in grande condizione morale. Il 2-0 contro il Catania ha dato grande entusiasmo all’ambiente per almeno tre ragioni. Primo, è stata una vittoria meritata, il Bologna ha convinto e dimostrato solidità. Secondo, perché il nuovo modulo a tre difensori ideato da Pioli durante le vacanze ha subito dato buoni frutti, e la retroguardia, sin qui punto debole dei rossoblu, ha retto senza subire mai. Terzo, perché tutte le squadre dietro al Bologna hanno perso, e grazie al +6 sulla zona retrocessione i felsinei arrivano al San Paolo senza l’acqua alla gola e senza l’assillo di dover far risultato a tutti i costi“.
Non ci saranno l’infortunato Diamanti e lo squalificato Portanova, assenze pesanti…
“Sì, Diamanti con il Catania era stato tra i migliori, poi una ricaduta influenzale prima e un ascesso poi l’hanno fermato. Contando che anche Ramirez non è al top, c’è un problema per il reparto-fantasia che aveva segnato la svolta nel campionato del Bologna. Conferma obbligata per Acquafresca, che sin qui ha stentato, anche se ha dimostrato di saper segnare gol importanti, come a Novara e Verona. Dietro, assente Portanova, a guidare la difesa sarà ancora Antonsson. Lo svedese ormai s’è ambientato, dopo un avvio difficile, e anche il suo italiano comincia a migliorare. Contro il Catania ha dimostrato di potere gestire un ruolo così delicato nella difesa a tre “.
Ancora incerta la presenza di Loria e Kone, saranno della partita?
“Loria e Kone hanno svolto terapie e lavoro differenziato per tutta la settimana, e non si sono mai aggregati al gruppo. Per Napoli sono out“.
Quale dovrebbe essere l’undici schierato da Stefano Pioli?
“Probabile 3-4-1-2 con Gillet tra i pali, trio difensivo composto da Raggi, Antonsson e Cherubin. A centrocampo Pulzetti, Mudingayi, Perez e Morleo con Ramirez a supporto della coppia Acquafresca-Di Vaio. Uniche sorprese potrebbero essere l’esordio di Rubin al posto di Morleo e l’impiego a mezzo servizio di Ramirez, che non è al meglio della condizione, con l’inserimento di Casarini finto trequartista“.
Cosa è cambiato con il cambio in panchina Bisoli-Pioli?
“Verrebbe da dire quasi tutto. Il modulo, più di una volta, in particolare con la fiducia al doppio trequartista. L’atteggiamento nei confronti del miglior talento rossoblu, Ramirez: Bisoli ad agosto diceva «Se va via, non mi strappo i capelli», Pioli appena arrivato ha messo in chiaro che «è un giocatore straordinario, fondamentale per noi». Ma soprattutto è cambiata la mentalità della squadra, la coesione di gruppo e la convinzione nei propri mezzi“.
Luigi Vitale, arrivato in prestito dal Napoli, pare destinato a lasciare Bologna. Qual è la situazione?
“Vitale non è mai sceso in campo in campionato, società e allenatore lo considerano un esubero. Lo dimostra anche l’arrivo di Rubin sulla fascia sinistra. Al momento, per il Bologna è uno stipendio pesante da cercare di piazzare altrove“.
In ottica mercato si è parlato di un possibile trasferimento di Mudingayi al Napoli: c’è qualcosa di vero?
“Su Mudingayi ci sono in tanti, ma a gennaio è difficile che parta. Era stato sul punto di passare all’Atletico Madrid già in estate e anche ora il club spagnolo è tornato alla carica, così come il Napoli. Inoltre s’era parlato anche del Milan. Il nuovo modulo però ha cambiato le carte in tavola. Nel 4-3-2-1 uno tra lui e Perez giocava fuori ruolo, da mezzala, oppure stava in panchina. Nel centrocampo a quattro, invece, possono coesistere. E Pioli ha chiarito le cose: «Sono due giocatori fondamentali, irrinunciabili. Per quanto mi riguarda, sono incedibili entrambi», ha dichiarato il tecnico“.
Sembra ormai certo che Ramirez non si muoverà fino a giugno, ma potrebbe essere un obiettivo del Napoli in estate?
“Ramirez a 21 anni appena compiuti è uno dei giocatori più importanti della Serie A in prospettiva. Quattro gol l’anno scorso, già quattro in questa stagione, una fabbrica di assist e giocate importanti. Trattenuto più per caso che per volontà l’estate scorsa, venderlo alla Fiorentina per 9 milioni più Felipe sarebbe stato un errore imperdonabile, soprattutto dove si mangiano ancora le mani per avere scaricato Osvaldo, difficilmente potrà rimanere dopo l’estate. Il ragazzo vuole una grande piazza e non l’ha mai negato, la società davanti ad un’offerta importante sarà obbligata a lasciarlo partire. Con il rinnovo ha portato a 500 mila euro il suo ingaggio, quasi un regalo per trattenerlo fino a giugno e garantirgli uno stipendio da un milione in su una volta ceduto. A Napoli sarebbe un po’ chiuso se i cosiddetti tre tenori resteranno e se Vargas si dimostrerà all’altezza delle aspettative. Certo, se ci fosse l’opportunità, non va persa, ma difficilmente il Bologna se lo farà soffiare in saldo. E su di lui ci sono in tanti: oltre la Fiorentina, tornata alla carica, anche Liverpool, Inter e Juventus. E chissà che nel nuovo asse di mercato che si sta consolidando tra rossoblu e la Juve non si sia parlato anche di eventuali opzioni sull’uruguaiano“.
A cura di Luca Iannone
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