Cresciuto nelle giovanili della Juventus ed una vita da calciatore professionista trascorsa con le maglie di tanti club come Ternana, Napoli, Rimini, Treviso, senza dimenticare anche una breve presenza all’estero con i libici dell’Al-Ittihad Tripoli. Questa è la carriera di Dario Baccin, attuale Responsabile del Settore giovanile e Direttore dell’area tecnica del Palermo di Zamparini. La redazione di Iamnaples.it l’ha intervistato alla vigilia di Palermo-Napoli, match valevole per la terza giornata del campionato Primavera:
La Primavera del Palermo ha iniziato bene la stagione con il debutto vincente contro il Frosinone per poi impattare nella sonora sconfitta di Roma. Nella passata stagione dopo aver conquistato i playoff ed esser approdati alla fase finale del campionato, i sogni di gloria di questo gruppo si sono infranti ai quarti di finale contro la Fiorentina solo dopo i calci di rigore. Quali sono le ambizioni della squadra di Giovanni Bosi per quest’anno?
“Il nostro obiettivo è quello di far crescere i nostri giovani con i giusti valori. Speriamo che questo possa avvenire in maniera veloce magari conseguendo obiettivi sportivi di prestigio. Non sempre in tutti gli anni si può riuscire in quest’impresa, ma il fatto di aver aggregato alcuni giocatori in prima squadra che hanno avuto modo di esordire anche quest’anno in Serie A in questo inizio di stagione ci lascia ben sperare perché l’obiettivo di una società come il Palermo è quello di puntare sui giovani”
Sabato vi troverete di fronte il Napoli di mister Saurini in ottimo momento di forma dopo le vittorie contro Lazio e Cagliari, conseguite rispettivamente in campionato e Coppa Italia. Quali sono secondo lei le armi in più di questa squadra?
“Un’arma in più può esser rappresentata dal fatto che i ragazzi del Napoli si conoscano bene: quasi tutta la squadra è stata riconfermata in blocco, ci sono molti giocatori presenti anche l’anno scorso. Sicuramente avranno dalla loro il fatto di conoscersi bene, oltre al fatto di avere delle ottime individualità e di esser sempre molto aggressivi. Di sicuro il Napoli sarà una delle squadre protagoniste di questo campionato”
Nella Primavera rosanero spiccano diverse individualità importanti come Bonfiglio, Bentivegna, Accardi ed altri ancora. Chi secondo lei può avere più chances di arrivare nel calcio che conta?
“Abbiamo diversi giocatori interessanti che stanno crescendo bene. Bentivegna ha avuto la possibilità di esordire quindici giorni fa in prima squadra nella prima giornata di campionato. Tanti altri hanno l’occasione di allenarsi col gruppo di mister Iachini. Fare dei nomi è sempre antipatico, ma è chiaro che ci sono dei ragazzi che sono anche tenuti in considerazione nelle Nazionali giovanili sui quali facciamo molto affidamento”
La Primavera del Palermo punta su un buon gruppo di ’97 che sono cresciuti negli Allievi Nazionali di Scurto: da Alastra a Pezzella, da Bonfiglio a Grillo. Come procede il percorso di crescita di questi ragazzi?
“Bisogna avere molta pazienza perché il gruppo è molto rinnovato. Il blocco di dodici-tredici elementi degli Allievi Nazionali è stato promosso in Primavera e ciò comporta il fatto che il gruppo si debba amalgamare bene. Il mister ha bisogno di tempo per far capire i suoi meccanismi di gioco. Non abbiamo nessuna fretta. La batosta subita a Roma non va ad intaccare la nostra fiducia per questa stagione. Abbiamo il carattere necessario per far bene anche quest’anno. Ma ripeto: quando si cambiano tanti elementi in un gruppo è chiaro che ci sia bisogno di tempo per raggiungere i risultati sperati.”
Durante i suoi anni di militanza con il Napoli (dal 2000 al 2002), ha avuto come compagno di squadra Fabio Pecchia, attuale secondo di Benitez. Che rapporto ha con lui? Lo sente ancora?
“Con Fabio Pecchia c’è un bel rapporto di amicizia. Ci sentiamo un po’ meno negli ultimi periodi visti gli impegni reciproci, però conservo ugualmente un ottimo ricordo di lui: una persona con un’intelligenza sopra la media oltre che un ottimo compagno di squadra. Un altro caro amico che ho nel Napoli è Gianluca Grava con il quale ho condiviso due anni e mezzo di militanza alla Ternana. Per me è sempre un piacere ritrovarlo, sebbene lo senta con continuità. Ho molti amici a Napoli. Soprattutto c’è il direttore sportivo Riccardo Bigon, una persona per cui nutro una gran stima”
Dopo la meritata promozione dell’anno scorso, la prima squadra di Iachini dovrà soffrire per rimanere nella massima categoria. A fronte anche delle potenzialità delle squadre concorrenti crede che questo risultato sia alla portata del Palermo?
“Credo che la salvezza sia alla portata del Palermo. E’ chiaro che ci sono tante difficoltà in Serie A quest’anno. Penso che la cultura del lavoro che possegga questo gruppo sia una base che lascia ben sperare. Il mister conosce bene i suoi giocatori, nonostante siano arrivati anche ragazzi nuovi che necessitano di un periodo di ambientamento. L’obiettivo è quello di salvarsi il prima possibile e credo che il Palermo abbia tutte le carte in regola per poterci riuscire”
Il suo contratto con la società rosanero scade nel 2016. Quali sono i suoi progetti futuri?
“Spero di migliorarmi innanzitutto come dirigente oltre che veder migliorare il settore giovanile del Palermo. Da quando sono arrivato credo che le giovanili stiamo facendo cose importanti. Spero di vedere i nostri giovani realizzarsi nel calcio che conta”
Intervista a cura di Gilberto D’Alessio
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