Enrico Mantovani è intervenuto ai microfoni di Radio Goal su Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da IamNaples: “ Spesso le società vengono criticate perché cambiano allenatore. In questo caso è innegabile che il cambiamento abbia portato qualcosa di positivo e non è un caso. Mi aspetto che ci sia una partita difficilissima per la Sampdoria, il pronostico ci è contrario anche perché veniamo da cinque partite senza sconfitte. Cercheremo di racimolare qualche punto. Lo Scudetto alla Samp è stato un caso anomalo. Fu un’operazione che durò dal ’78 al ’93. Fu costruita a mano a mano. Ci furono tre anni in B. E poi arrivammo nel 1982 in A. E poi vincemmo lo Scudetto. La finale di Champions? Fu una partita giocata contro il Barcellona, a Wembley. Alla fine qualcuno doveva vincere, ma l’abbiamo giocata con lo Scudetto sul petto. C’erano tanti giocatori: Pagliuca, Cerezo, Lombardo. Essere dove è il Napoli considerato da dove è partito è una dimostrazione di lavoro eccellente. Ci sono delle critiche a De Laurentiis, ma non sono meritate. Mi mancano tanti aspetti del calcio, però è innegabile che dia sensazioni uniche. In Inghillerra c’è l’Arsenal che non vince da un po’ ed è una grande squadra. Stavo per prendere Wenger prima che andasse all’Arsenal. Per me la scelta dell’allenatore straniero è casuale. Ho preso Menotti e Platt due che non fecero cose eccellenti. Platt lo presi perché non volevo cambiare più. Dipende tutto da chi ti trovi di fronte e dal momento. Il carattere del Presidente abbinato alle caratteristiche degli allenatori italiani si trovano in conflitto. Società e tecnico devono essere tutt’uno. In Inghilterra l’allenatore ha un budget. C’è un solo gruppo”
La Redazione
CDM
