Domenica prossima al Tardini non sarà una partita come tutte le altre per me. Non perché si giochi alle 12,30 ma per i miei trascorsi nel club ducale e anche in quello partenopeo. Senza dimenticare dove vivo e per chi faccio il tifo. Senza dubbio questo incontro mi ricorda tante cose. Per esempio l’accoglienza meravigliosa di un 19 dicembre. A segnare il 2-2 nel finale fu Pecchia. Fu un dolore indolore per me. Poi purtroppo arrivò anche un 4-0 con Mondonico allenatore. Sul 3-0 abbandonai il campo. Gli ottimi rapporti del passato tra il Napoli e il Parma non si dimenticano facilmente. Tanti i calciatori che dall’azzurro sono passati alla casacca gialloblu. E non mi riferisco solo ai fratelli Cannavaro. Cominciarono ad andare via Zola e Crippa. Poi toccò a Ferrante, De Lucia, Caruso. C’era un asse preferenziale sulla via Emilia tra Tanti e Ferlaino. Con l’avvento di Ghirardi dopo il crac della Parmalat si è creata una squadra di giovani. Nonostante ciò, vista la tradizione, il gruppo dà un filo da torcere a tutti. Ha in porta Mirante e in attacco Giovinco. È una squadra che sta nella pancia della classifica ma va evidenziato la voglia di far crescere i suoi pezzi pregiati. Vedi Borini che è andato in comproprietà alla Roma e oggi è in Nazionale. Si lavora sul futuro tenendo un occhio al bilancio. La stessa politica del Napoli solo che De Laurentiis ha trovato dei giovani stranieri capaci di maturare e fare cose importanti. C’è stata una pianificazione ed oggi si trova tra le big d’Europa. Ora, però, bisogna rimanere nell’olimpo del grande calcio altrimenti risulta tutto inutile. È indubbio che quando i lavora si può anche sbagliare. Nessuno è perfetto. Se dobbiamo essere sinceri, con qualche picco di novità eccessivo, la politica di De Laurentiis sta dando delle grandi soddisfazioni a tutti noi. Per gli obiettivi rispettivi che devono raggiungere, le due squadre arrivano in maniera uguale a questo incontro. Il Parma, con la cura Donadoni, a dispetto di ciò che è successo al Napoli, ha fatto bene. È una squadra uscita dalle sabbie mobili della retrocessione e tranquillamente si avvia alla salvezza. Il Napoli ha il vento in poppa, solo che non si devono allentare i freni. Si deve giocare con la tuta del metalmeccanico e non in frac pensando che sia tutto facile. Non dimentichiamo come è andata finire nella partita d’andata al San Paolo. Bisogna sfruttare al massimo il signor Lavezzi che sta facendo la differenza anche con i gol e non solo con gli assist come accadeva nella passata stagione. In questo momento senza Lucarelli e Floccari penso che il Parma sia penalizzata rispetto al Napoli. Ma io starei attento a Giovinco a Biabiany. Sono due attaccanti veloci che possono creare dei problemi alla difesa dei partenopei. ello avere dei nazionali in squadra ma rispetto a Donadoni il buon Mazzarri dovrà preparare la partita solo da oggi. Dall’esperienza che ho posso dire che i calciatori che partono con le rispettive squadre del loro paese un po’ di stanchezza la sentono. Magari non nella partita della domenica ma in quella della settimana dopo. Il fatto che sia solo Zuniga in Sudamerica è importante. Mazzarri è maniacale dal punto di vista dell’allenamento e di conseguenza, non avendo avuto per due giorni i suoi calciatori, può essere un problema.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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