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Da enfant prodige a grande bluff: le storie di Adu, Sarno e Choutos

Pietro Tomaselli, 10 anni da compiere a novembre, è il nuovo acquisto della Roma che lo ha strappato all’Anderlecht. Sì, nessun refuso. 10 anni. La ‘moda’ di assicurarsi giovani potenziali talenti non è però nuova, anche se non sempre tutto va nel migliore dei modi. Da Sarno ad Adu, tanti ‘azzardi’ con fortune alterne…

La storia di Freddy Adu è sicuramente la più emblematica. Nato in Ghana ma di nazionalità statunitense, sul talentuoso attaccante c’è chi era pronto a scommettere ad occhi chiusi. “Porterà gli Stati Uniti sulla cima del calcio mondiale, finalmente”, dicevano i più ottimisti.
L’esordio a 14 anni, classico del predestinato. Su di lui i paragoni prestigiosi si sprecavano, ma più si parlava meglio di lui, meno Adu riusciva a dimostrare. Il passaggio al Benfica, per 2 milioni di euro, sembrava essere l’anticamera per il suo salto nel grande calcio ma si rivelò – invece – il primo passo verso il tracollo.
Dopo diversi provini, mai andati a buon fine, Adu adesso è svincolato. A 25 anni nessuno sembra disposto ad offrirgli una chance.

Vincenzo Sarno è un 26enne trequartista che veste la maglia del Foggia. Molti, però, lo ricordano ancora come lo ‘scugnizzo’ napoletano che il Torino, all’età di 11 anni, si assicurò pagandolo addirittura 120 milioni di lire.
Interviste televisive, programmi tv dedicati, a ‘Vincenzino’ tutti consigliavano di pensare soltanto a giocare e ad allenarsi bene, per crescere nel migliore dei modi. Le cose, però, non andarono nel migliore dei modi e Sarno, scaricato dal Toro, all’età di 14 anni ebbe un’altra occasione con la Roma. Niente da fare nemmeno nella Capitale: via ad un lungo peregrinare in Serie C e Lega Pro che oggi, all’età di 26 anni lo porta ad essere un giocatore del Foggia.

Nato ad Atene, ma cresciuto calcisticamente nella Roma, il giovane Choutos già minorenne faceva parte in pianta stabile della prima squadra. A 16 anni e mezzo il debutto in Serie A, sostituendo addirittura Francesco Totti. Strada segnata? Macchè. Alla Roma non ebbe mai la possibilità di trovare spazio e, dopo una positiva parentesi all’Olympiacos, la sciagurata scelta di rientrare in Italia ne compromise definitivamente la carriera. L’Inter prima, l’Atalanta e la Reggina poi, fino ad arrivare al Pescina, in Lega Pro. Dopo di che, insieme al fallimento del club abruzzese, la decisione di smettere col calcio.

Oltre i tanti ‘flop’ già appurati, ci sono tanti altri giovani prodigi che, esattamente come già accaduto ai vari Messi, Rooney e Pirlo, sperano di riuscire a dimostrare per l’intera durata della carriera tutto il loro potenziale. Il massimo rappresentante della nuova leva è sicuramente Hachim Mastour, che al Milan sta già raccogliendo consensi e dove gli è già stata appiccicata l’etichetta di ‘predestinato’. Il 16enne rossonero, però, sembra già ben lanciato verso la definitiva consacrazione.

Fonte: Goal.com

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