Giovanni Martusciello, nuovo allenatore dell’Empoli, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live in onda sulle frequenze di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “A chi mi ispiro tra Giampaolo e Sarri? Mi ispiro più a Sarri sicuramente. Al di là dell’affetto che provo verso mister Sarri che va al di là del profilo professionale, Sarri è per me un maestro, insegna calcio. Lui ereditò le miserie di un play out, poi arrivammo a giocarci la promozione in A con la stessa squadra. Ho avuto una gran fortuna di collaborare con lui, mi ha aperto la visione di un calcio che non conoscevo. Su Tonelli e Zielinski? Tonelli lo conosco da quando aveva sedici anni. Ha grande esplosività e personalità, deve però seguire un aspetto tattico ben definito e con Sarri porterà avanti quello che è stato il suo battesimo nel calcio vero. Con Sarri è cresciuto tanto, si trova a ripercorrere una strada che gli ha portato grandi vantaggi. È un ragazzo eccezionale, anche se giocare ad Empoli è un conto mentre giocare a Napoli è un altro. È un acquisto azzeccato anche in virtù delle varie competizioni da affrontare. Zielinski è fantastico, è estremamente forte, fa tutto con grande naturalezza. Se il Napoli lo riesce a prendere fa un affare, è formidabile. Tra l’altro è un ’94, spero vada al Napoli perchè è un calciatore che può fare la differenza. Zielinski potenziale fenomeno? È potenzialmente campione, non lo è ancora ovviamente. Questa pressione potrebbe rallentare questa crescita, ma è un crack sicuramente. Non c’è stato un giorno in cui non mi ha sorpreso con la sua qualità. Lui è anche un calciatore duttile. Nasce trequartista, ma fa tutto con naturalezza in qualsiasi zona del campo. A Empoli è tutto facile, le difficoltà le superi facilmente. In piazze come Napoli tutto diventa complicato, bisogna aspettarlo, accettare eventuali errori per fargli tirare le qualità che ha dentro che sono da campione. È anche nazionale polacco, il ct tra l’altro ne ha sempre parlato bene. Giocherò con un trequartista, spero non mi vendano Saponara. Su Mario Rui? È napoletano nell’animo, è figlio di buona donna. È già pronto, ha grande personalità e qualità nel suo ruolo. Ci sono vicino da tre anni, nel suo ruolo è tra i più bravi. È un giocatore affidabile sotto tanti punti di vista. Sarri si è scontrato con lui per tre mesi, ha avuto spesso dialoghi forti con lui. Questo gli è servito per farlo diventare il giocatore che oggi è.”
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