Ai microfoni di Radio Crc è intervenuto Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, in merito alla diatriba Napoli-Juve:
“Mi dispiace per il Napoli, a cui è stata inflitta la sconfitta a tavolino, ma ci sono delle regole e vanno rispettate. Il protocollo dice che per giocare, basta avere a disposizione 13 calciatori di cui un portiere. Il Milan ha giocato due partite senza la possibilità di schierare Ibrahimovic. Adesso la Juventus non potrà contare su Cristiano Ronaldo, ma non ho sentito nessuno dire: “Adesso non si gioca”. Nessuno di questi club si è rivolto all’Asl. Se lo facessero tutti, il campionato non continuerebbe”.
“Se avverto il rischio di farmi infliggere una sconfitta a tavolino, salgo su un pullman e vado a giocare la partita anche nel caso l’Asl me lo vietasse. Prima scendo in campo e poi vediamo chi ha ragione. Dalla mia parte avrei un protocollo stilato dalla Lega e dal Cts. Il calcio non si può fermare, il calcio non è solo Ronaldo e Dyabala, ma bisogna tutelare anche e soprattutto gli interessi delle tante persone che lavorano in questo mondo, che pare sia la quarta industria italiana. Io sabato andrei a Pescara anche senza 6 elementi e con il parere contrario dell’Asl qualora rischiassi la sconfitta a tavolino”.
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