Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, è stato intervistato da DAZN dopo il match vinto contro il Napoli: “E’ un obbligo quello di cercare di ottenere sempre il massimo, poi se non ce la fai ti accontenterai di non perdere. I ragazzi si vede che ci credono, hanno capito che si può fare. Quindi succede di fare le gare fatte oggi, basate sull’aiuto reciproco da parte dei calciatori, ache stasera ne abbiamo cambiati 4. Tutti sanno di essere titolari, poi c’è quell’alchimia che se riesci a fare scoccare ti dà un bell’aiuto. Ho sempre avuto nella testa la necessità di gratificare i calciatori che alleno e l’unico modo è farli giocare. Mi sono sforzato di farlo quest’anno, ho cambiato modo di fare, ora la formazione la sanno in albergo. Tutti si sentono partecipi. Abbiamo puntato gli occhi questa settimana su situazioni positive che non riguardavano tattica e tecnica per dimostrare che le partite si possono ben disputare con determinati atteggiamenti, con sacrificio. Non bastano tecnica e tattica. Quanto è gratificante per me? Veder crescere i ragazzi mi dà soddisfazione, poi quando rientri e vedi baldoria io me ne vado subito, mi piace il lavoro, i festeggiamenti li lascio a loro, ma sentire quello che succede nello spogliatoio alla fine e gioire insieme mi dà soddisfazione. Il vantaggio di avere una certa età ti toglie non la pressione perchè vuoi far bene, ma ti toglie un po’ quella pressione che magari l’allenatore giovane ha. Io voglio solo costruire soddisfazioni e darle alla mia società”.
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