Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, dopo i complimenti di Carlo Ancelotti nel post-partita di Napoli-Empoli, è intervenuto a Sky Sport: “Mi mancavano i complimenti di Ancelotti, rispetto a quelli avuti fino ad oggi. Lo ringrazio, non avevo dubbi che analizzasse bene la partita. Noi non dobbiamo costruire la nostra salvezza al San Paolo, ma per la prestazione fatta avremmo gradito un riscontro più consono al finale. Uscire da qui con cinque gol subiti mi dà un po’ fastidio. Come in tutte le situazioni c’è sempre una cosa positiva da analizzare. Sappiamo che da domenica prossima comincia un percorso un po’ più agevole e utilizzeremo questa legnata presa sotto l’aspetto del risultato per migliorare”.
Questo Napoli può insidiare la Juventus? “Sicuro che può insidiarla. Le squadre sono quelle, Napoli, Inter, ma io non mi concentro sull’alta classifica. Non ho visto grandi differenze tra Napoli e Juve per come ci siamo comportati noi con loro e loro con noi. Abbiamo fatto lo stesso gioco di sempre. Siamo stati bravi anche a dare una mano al Napoli, costruendo per loro l’azione del loro secondo gol. Hanno tirato solo due volte nel primo tempo, tre nella ripresa e abbiamo subito cinque gol”.
Sui gol subiti: “Il primo gol l’ha costruito un grande che è Koulibaly, portando via palla a Krunic e concretizzando l’azione portandola nei piedi di un fenomeno come Insigne, un grande che ha fatto una gran bella puntatina. Sul secondo gol eravamo in quattro in difesa quando ha calciato Mertens. E’ chiaro che quando sei in fase di costruzione e passi la palla all’avversario non si tratta di ripartenza, ma di una scemenza. Lavoriamo per limitare al minimo i difetti. Se vogliamo competere in questa categoria non dobbiamo abbandonare l’idea di imporci come squadra, fin quando ci sono io così sarà. Lo facciamo tutte le domeniche. Dobbiamo tenere conto di questo e di altre situazioni, come ad esempio il fatto che cinque gol sono tanti, danno fastidio e mettono in risalto alcune situazioni individuali. Noi andiamo nella direzione della qualità. Più ne riusciamo a mettere in campo e meglio è, senza disdegnare l’aspetto fisico e quello di partecipazione alla gara. L’atteggiamento anche oggi è stato esemplare”.
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