Il fascino misterioso della seduzione è oltre il sipario e quella tentazione forte di vederla, osservarla, sfiorarla e semmai anche baciarla s’è intrufolata in uomini e donne, vecchi e bambini: perché la bellezza cattura a qualsiasi età e non fa alcuna distinzione. Alle nove del mattino, il risveglio sa di magia e in quel viaggio immaginifico che ognuno può allestire a modo suo, c’è però l’indimenticabile 20 maggio e una notte meravigliosa, consumata a stropicciarsi gli occhi perché lei era ormai stata conquistata e sarebbe rimasta «fedele» per sempre nella storia di Napoli. E ora ch’è lì, a portata di mano, dieci euro per avvicinarla, abbracciarla, sentirla un po’ propria e poi semmai con essa fotografarla, volete che si lasci scivolare via quest’occasione? Non sia mai detto e, infatti, et voilà, a voi la coppa Italia: la potete apprezzare da vicino, nelle sue forme sinuose (?), con quelle curve che mozzano il fiato e illanguidiscono, è là, al teatro comunale di Dimaro, una calamita che attira, che ammalia, che trascina sino all’estasi: perché, volendo, con dieci euro, ci fate un clic che diventa il poster della propria esistenza da «supertifoso».
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