Ha fatto discutere e farà ancora parlare, la protesta del Napoli. La scelta di non presentarsi alla premiazione della Juventus in occasione della Supercoppa di Pechino, è qualcosa di inconsueto. “Lo sport dovrebbe essere fatto di altre cose”, afferma l’ex tecnico – tra le tante squadre allenate – del Napoli, Emiliano Mondonico ai microfoni di Tuttomercatoweb.com. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
Un altro episodio negativo, che farà discutere.
“Ho visto che ci sarebbero dei dubbi sull’arbitraggio, ma questa non è una logica per non presentarsi a fine gara. Poi la protesta contro l’arbitro…. il direttore di gara può anche sbagliare. E così ha fatto pure il Napoli, non presentandosi alla premiazione.
Io sono convinto di una cosa: lo sport fa parte dell’educazione, ma la vera educazione è quella della tua famiglia. Quando mi dicono che lo sport deve insegnare i giovani ed essere una forma di crescita io rispondo «no, deve essere la famiglia ad educare». Io allenatore di calcio posso dire se ho a disposizione un giocatore educato o maleducato. Ecco perché dico «facciamo finta che tutto sia parte del gioco»”.
E lei, pronto a rimettersi in gioco?
“Ho avuto contatti all’estero, questo mi fa piacere perché la nostra scuola – fin troppo vituperata – è riconosciuta fuori dai nostri confini. Ma all’estero non ci andavo quarant’anni fa, devo andarci adesso? In Italia non ho avuto contatti, ma mi attira di più rispetto all’estero. Per ora vado in tv a dare il mio pensiero e dire come la penso su certi argomenti. Anche questo fa parte del gioco”.
A chi – ad oggi, sulla carta – il prossimo Scudetto?
“Sarà lotta tra Juventus e Napoli, ma i bianconeri sono due spanne davanti a tutti. Per quanto riguarda il Napoli molto dipenderà da Insigne, perché in tutte le partite serve il calciatore che cambia la logica delle gare. La partita perfetta finisce 0-0, spesso e volentieri a cambiare le carte in tavola sono i giocatori con la fantasia. La Juventus ha Giovinco, che dovrebbe essere quello in grado di estrarre il coniglio dal cilindro. Giocatori come lui, non lineari, normali e che eseguono a puntino le geometrie dettate dall’allenatore, ti cambiano il senso e la logica della partita”
Fonte: Tuttomercatoweb.com
La Redazione
M.V.
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