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Effetto Pandev e il Napoli vola

Il macedone ha ritrovato la condizione fisica e il Napoli ne trae giovamento

Era un problema di condizione atletica, che indirettamente ne condizionava anche il morale. Ma sull’importanza di Goran Pandev nello scacchiere azzurro, Mazzarri non ha mai avuto dubbi. Ed infatti, lo si è visto nella sfida con la Roma. Se Cavani e De Sanctis hanno conquistato la copertina con prestazioni al di sopra della norma, Pandev è risultato l’elemento che sul piano tattico e qualitativo ha fatto la differenza. Suo l’assist che ha mandato in gol Cavani, sue le giocate che hanno mandato in tilt il dispositivo difensivo della Roma. Intuizioni geniali sulla trequarti, possesso della sfera nei momenti topici della sfida, intelligenza ed astuzia al servizio del collettivo.

IL SEGRETO  – Con Pandev in campo ed al meglio della condizione, Mazzarri ha potuto così sfruttare in pieno quanto provato durante il ritiro precampionato: azionare le controfughe anche per vie centrali oltre che sugli esterni. Una variante tattica meditata a lungo nel finale dello scorso campionato (soprattutto dopo aver saputo della partenza di Lavezzi) e che consente al Napoli un effetto sorpresa nel caso l’avversario pensa a proteggersi di più sulle corsie laterali. E soltanto un calciatore tecnico, nonchè esperto qual è Pandev, avrebbe potuto assicurare tanto.  Non a caso, Mazzarri, ne sollecitò la conferma appena conclusa la stagione scorsa. E Pandev, pur di agevolare il buon esito della trattativa con l’Inter, non esitò a spalmarsi l’ingaggio allungando il contratto. Era sua intenzione restare in azzurro. Il Napoli gli aveva offerta la possibilità di rigenerarsi e di ritornare quel calciatore che così bene aveva fatto alla Lazio e successivamente anche nell’Inter di Mourinho. Ed con il Napoli, dopo la conquista della Coppa Italia, voleva sentirsi di nuovo protagonista. Poi, quella parentesi della Supercoppa Italiana che gli costò due giornate di squalifica, quindi l’infortunio alla caviglia, la crescita contemporanea di Insigne. Come se l’attaccante macedone avesse perso d’incanto l’autostima, non si sentisse più importante come prima.

BUIO  – Eppure finchè aveva giocato con regolarità, il Napoli s’era insediato alle spalle della Juventus, minacciandola seriamente. Pandev era risultato infatti determinante in diverse gare: con il Parma, la Lazio e l’Udinese al San Paolo, a Genova con la Samp. Poi il momento di flessione, l’infortunio e lo spettro della panchina non ha fatto altro che avvilirlo.  Ci voleva una scossa per ricaricarlo. E Mazzarri ha profittato della sfida con la Roma per motivarlo a dovere e lanciarlo nella mischia dal primo minuto. E Pandev ha risposto alla sua maniera, risultando prezioso quanto determinante nella rifinitura delle ripartenze. Ora si pone il dilemma: lui o Insigne? Un dilemma inesistente per Mazzarri: ci sarà spazio per entrambi, dipende dalle situazioni contingenti, nonchè tattiche. Più giocatori validi ci sono in organico, maggiori le possibilità di restare in agguato alle spalle della Juve e di andare avanti in Europa League.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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