Si fida della Lazio e cercherà l’impresa al San Paolo, anche se gli mancherà Klose e aveva già perso Dias. Mezza squadra fuori, ma Edy Reja tornerà a Napoli convinto di fare risultato e per sottoporre il suo gruppo ad un altro esame di laurea, quello decisivo per misurarne lo spessore e le ambizioni, perché in un campionato ci sono le tappe importanti da affrontare in emergenza e diventi grande quando non te ne accorgi più delle assenze o riesci a limitare i danni e mantenere un livello di rendimento accettabile. «Klose non si può sostituire, ma ho giocatori di qualità e di grande affidamento, possiedo una rosa di qualità. Ogni volta che abbiamo riproposto i giocatori cosiddetti non titolari la squadra ha sempre risposto bene. Non mi lamento» ha spiegato Reja, che tornerà al San Paolo dopo gli applausi e la sconfitta pazzesca di otto mesi fa.
«Conta la testa, la mentalità giusta. Se la Lazio riesce a dare il massimo, riesce a fare risultato. Andremo a giocarcela con quelli che abbiamo» ha aggiunto prima di concentrarsi sui significati della sfida. «Veniamo da quattro vittorie consecutive in trasferta, sarebbe bello continuare. Conosciamo il valore del Napoli e la forza importante del suo stadio, servirebbe un’impresa. Penso che Mazzarri abbia un leggero vantaggio, perché prima della sosta c’era stato il rinvio della partita con la Juventus e arrivano più freschi, si saranno preparati bene, mi sembra che anche Maggio e Cavani siano in ottima condizione. Manca Klose, ma ho un gruppo adeguato e credo che questa partita possa essere lo stesso alla nostra portata. Conterà il modo in cui la affronteremo».
CISSE – Reja anche ieri pomeriggio ha lavorato su diverse soluzioni tattiche alternative, ha pensato al 4-2-3-1 e provato il 3-5-2. Non s’è sbilanciato, lasciando aperto l’interrogativo. Davanti s’affiderà alle progressioni di Cisse, a cui ha chiesto i movimenti giusti. Gli interessano quasi più dei gol. «Una punta soffre se non fa gol, ma Djibril deve pensarci. Vorrei che facesse una prestazione come spesso è riuscito in trasferta. Il gol viene da solo e quando meno te ne accorgi, non lo devi aspettare. Un digiuno così lungo forse non lo aveva mai sopportato in carriera, è meno tranquillo rispetto all’inizio della stagione. Mi basterebbe che facesse i movimenti giusti, quelli che gli ho chiesto in settimana». Il francese prima punta di movimento (come Zarate l’anno scorso), uomo decisivo per questo tipo di partita e per attaccare la difesa a tre del Napoli. Reja non crede che Mazzarri sia già concentrato sulla Champions. «A giudicare dalle sue parole e da quelle del mio amico De Laurentiis al City penseranno dopo. Sfidano i primi in classifica e poi schiereranno la migliore squadra possibile». E’ un confronto tra le nuove realtà del campionato italiano. «Il Napoli gioca a ritmi altissimi, con la Juve è la squadra che esprime la maggiore intensità del campionato. Con me e Marino s’è compiuto un ciclo, ora ne stanno percorrendo un altro che li ha portati in Champions. E’ un esame di laurea, ma credo che la Lazio non sia da meno. Tutte e due le società per storia, blasone e pubblico meritano questi risultati e di stare in alto».
MAGGIANI – Braschi ha designato l’arbitro Rizzoli. Uno dei guardalinee sarà Luca Maggiani, lo stesso che otto mesi fa non aveva visto il gol fantasma di Brocchi. Da allora non aveva più incrociato la Lazio. Reja ha evitato polemiche: «Il passato va resettato, cancellato. Credo sia stata questa la riflessione. E poi non credo che Maggiani abbia volutamente sbagliato l’anno scorso, forse non era nella posizione migliore per vedere dentro quel pallone. Non penso che la scelta possa dare adito a dubbi e poi l’arbitro Rizzoli è uno dei migliori in circolazione. Credo sia una designazione perfetta».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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