Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia, ha fornito qualche anticipazione sul Decreto Rilancio intervenendo su Rai 2 nel corso di Che Tempo Che Fa: “Il decreto è molto corposo, stanziamo oltre 23 miliardi per 3800 posti di terapia intensiva e altri 4000 di sub-intensiva permanenti: rafforzeremo questo aspetto del sistema sanitario, e anche risorse per l’assistenza territoriale, sistema che si è rivelato più efficace. Lo facciamo con le risorse di cui ci ha autorizzato il Parlamento, anche attingendo ai mercati internazionali. Colgo l’occasione per spiegare: il MES prevede condizionalità, ma l’accordo negoziato decide che sono quelle che si usino quei soldi per la spesa sanitaria. Quel concetto non si applica più all’ipotesi di manovre correttive presenti o future a correzione dei bilanci. La condizione c’è, ed è solo che i soldi si usino per lo scopo di finanziare le forme di prevenzione del virus”.
“Ci sono novità, ristori a fondo perduto per 62mila euro per le imprese fino a 5 milioni di fatturato, e i soldi saranno accreditati via bonifico alle PMI. Per quelle più grandi, invece, abbiamo elaborato un incentivo fiscale e di sostegno dello Stato per ricapitalizzare, bello ma un po’ complesso da spiegare. Comunque è estremamente incisivo, e consentirà di assorbire le perdite. In più abbiamo deciso di abbonare l’IRAP per giugno. Non rinviarla, abbonarla”.
Si sono riscontrati problemi nel ricevere prestiti dalle banche. Si può snellire e assicurare questo processo?
“Dopo il Decreto Liquidità, che ha fatto una cosa significativa e maggiore rispetto agli altri paesi europei mettendo la garanzia statale sui prestiti a bilancio pubblico, ci sono state delle lentezze dal sistema bancario. Ora i numeri stanno migliorando, e io noto una cosa, che ci sono tanti imprenditori che accedono rapidamente. Anche con le norme attuali è possibile. Diciamo al sistema bancario e ai suoi lavoratori, che ringraziamo, che li sollecitiamo di applicare quanto abbiamo scritto. Poi per un incentivo maggiore stiamo ragionando di introdurre una nuova modifica, per eliminare ogni alibi alla concessione. Sulla liquidità stiamo migliorando ma vogliamo fare di più, chiediamo anche un maggior impegno al sistema bancario ma pure noi accelereremo le procedure”.
La cassa integrazione?
“Abbiamo chiesto norme per accelerare le procedure regionali che ci stanno dietro”.
Si parla di un reddito di emergenza per 2 mesi.
“Sì, servirà alle persone che non sono coperti dagli altri interventi precedenti. Nessuno deve essere lasciato indietro, e ci saranno queste risorse erogate in due tranche alle famiglie che avranno bisogno”.
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