Lorenzo Insigne è la punta di un iceberg. Quello dei baby-talenti napoletani che popolano le nazionali. Dalla maggiore, passando per l’under 19 e finendo all’under 17. Formazione che vive anche dell’estro di Gennaro Tutino, classe ’96, ma già titolare della Primavera di Saurini e trascinatore della sua Italia all’ultimo torneo di Birningham, con tre gol da cineteca (con tanto di cucchiaio e tacco da top-player) decisivi per le vittorie con Inghilterra e Turchia.
Tutino è il prototipo dell’attaccante, che condensa tecnica e fisicità. Il salto in Primavera e la sua presenza fissa nella start-line si giustificano anche con motivi di ordine tattico, perché Tutino può partire da qualsiasi posizione del fronte offensivo: trequartista, attaccante esterno ed anche punta centrale. Duttilità che sposa la capacità di ripiegare con generosità. Il marchio di fabbrica è il dribbling in velocità, giocando a sinistra in un 4-3-3, quello di Liguori prima, quello di Saurini ora. Proprio a Nicola Liguori, attuale tecnico dei Giovanissimi Nazionali, si vede lo step chiave della sua crescita, quello della stagione negli Allievi Nazionali.
«Gennaro è un ragazzo di sedici anni con la muscolatura di un ventenne. Con le doti tecniche che si ritrova è sicuramente un prospetto eccezionale». Enrico Fedele spiega così quel Tutino che segue ogni giorno con la sua agenzia. «Possiede un’ottima elevazione ed una grossa progressione, è attaccante esterno che vede la porta, vario nell’atteggiamento tattico e che ama tagliare al centro. L’avvenire è suo».
La consacrazione non arriva in un giorno e neppure in una stagione: ma, con un percorso fatto di maglia azzurra e di qualche prestito. Il rischio, però, è di perderlo per meno di mezzo milione: perché, secondo le normative Fifa vigenti, se un club trova l’accordo col giocatore può strapparlo al Napoli per meno di mezzo milione di euro. E nel torneo di Birmingham i soliti sceicchi del City hanno fatto qualche passo per portarlo via da Napoli, così come hanno manifestato il loro interesse forte club francesi e tedeschi. Tuttavia il Napoli può ancora blindare Tutino con un contratto tutt’altro che oneroso: confermandosi tra le società italiane ed europee che tutelano i talenti nel giro delle nazionali.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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