Il calciatore diviso a metà, gioca contratto, il cuore in riserva e un rigore sbagliato alle spalle. Riccardo Montolivo, è uno strano tipo di centrocampista. Ha le scarpe scompagnate e lo sguardo da Bambi. Gioca con uno scarpino tedesco e uno italiano, per ricordarsi le sue due anime: sua madre Antje è made in Germany, e suo padre Marcello in Italy. Il prodotto è un calciatore di fioretto col fisico da atletica, colpi da mago: fa scomparire il pallone, spesso, lancia in corsa con una precisione da scacchista,e se anche fatica a trovare posizione, poi si piazza nello spazio giusto e diventa un benefattore del bel gioco, un costruttore di azioni a ripetizione. Non gli mancano i momenti di buio, come col rigore contro l’Inghilterra, è un timido, ha bisogno di stare nascosto tra le linee non al centro dell’area con tutti concentrati su di lui. Montolivo, ha doppio passaporto e lingua ma i piedi in Italia anche se con la doppia bandiera sugli scarpini. È un pregio conoscere la lingua degli avversari, un difetto avere i ricordi condivisi con loro, e si nota il suo distacco dovuto all’educazione tedesca, ma per il resto è molto italiano, a cominciare dall’eleganza. Certo ha questa ruga che ne fa un uomo diviso come il Manfredi di “Pane e cioccolata”. Per ora è un angelo michelangiolesco sperduto, con molti errori al seguito. Sapere che la scarpa sinistra, ha la bandiera tedesca, disorienta. Ma è con la destra che Montolivo tira in porta, e si spera segni.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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