Potente in progressione, sveglissimo in area di rigore. Ecco chi è e come gioca Leandro Damiao, l’attaccante brasiliano dell’Internacional di Porto Alegre, erede designato di Cavani al Napoli.
CARRIERA E NUMERI – In un’era in cui i giocatori sudamericani vengono portati in Europa ben prima di aver completato la loro maturazione, il suo caso è un’eccezione. Damiao infatti tra poco (il 22 luglio) compirà 24 anni e non ha ancora lasciato il Brasile. Iniziò da centrocampista, aveva qualità ma venne scartato a diversi provini. Pensò di abbandonare il calcio per aiutare la famiglia (lo ha confessato a fifa.com) finché non arrivò la svolta con il cambio di ruolo. Da centravanti dell’Atletico de Ibirama (stato di Santa Catarina) impressionò gli osservatori dell’Inter, che lo acquistarono quasi ventenne nel 2009. Con l’under 20 del suo nuovo club fu protagonista anche del Torneo “Città di Torino”, che ricorda come “la più bella esperienza” della sua giovane carriera. Ha debuttato in prima squadra nel 2010 e ha subito vinto la Coppa Libertadores, segnando nella finale di ritorno ai messicani de Las Chivas. Il 2011 è stato il suo anno migliore con 14 gol in 28 gare nel campionato brasiliano. Secondo quanto riporta il sito dell’Internacional, tra tutte le competizioni giocate con il suo club ha segnato 85 reti in 149 partite. In nazionale è stato il centravanti titolare con Mano Menezes (2 reti in 14 partite) e ha segnato anche 6 gol ai Giochi di Londra. Scolari gli ha preferito Fred, prima per scelta tecnica poi a causa dell’infortunio che gli ha fatto saltare la Confederations. Riconquistare la maglia numero 9 del Brasile sarà una motivazione enorme per la prossima stagione.
L’INVESTITURA DI RONALDO – Prima dell’esclusione dalla Seleçao da parte dell’attuale ct, Leandro Damiao aveva ricevuto un’investitura ufficiale da parte di Ronaldo, che lo aveva indicato come suo erede in nazionale per “qualità realizzative, potenza e capacità al tiro con entrambi i piedi”.
QUALITÁ TECNICHE – Damiao è un centravanti puro. E’ mobile e disponibile al sacrificio ma è prima di tutto un predatore dell’area di rigore. 1 e 87 per circa 80 chilogrammi, in area può far valere la sua notevole potenza e le qualità nel colpo di testa, cui abbina buone capacità di smarcamento. Destro, calcia discretamente anche con l’altro piede. Non essendo rapido né abile nel dribbling, ha sviluppato un’ottima capacità nel controllo e tiro immediato. Molti dei suoi gol sono arrivati così, con due tocchi: stop orientato e tiro potente a prendere il tempo al portiere.
LIMITI TECNICI – É un giocatore completamente diverso da Cavani. Il brasiliano è molto più macchinoso e meno estroso, possiede un calcio meno pulito e anche negli scambi coi compagni pecca ancora di imprecisione. Sono questi gli aspetti che hanno comprensibilmente fatto esitare i club che lo hanno seguito negli anni scorsi, rispetto alla valutazione di oltre 20 milioni da parte dell’Internacional. La sua struttura fisica lo limita molto nei periodi di scarsa forma e non a caso ha attraversato in ogni anno lunghe fasi senza segnare da settembre in poi, con i campi asciutti e veloci e l’arrivo della stagione più calda in Brasile: 0 gol in 8 gare tra settembre e ottobre 2010, 1 in 9 da settembre a dicembre 2011, 0 in 8 nello stesso periodo del 2012. Almeno all’inizio della stagione (proprio ad agosto-settembre, quando l’estate si fa ancora sentire in Italia…) bisognerà avere pazienza e dargli il tempo per inserirsi, trovare la forma fisica e acquisire fiducia.
Fonte: sportmediaset.it
La Redazione
A.F.
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