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Ecco il cappottino slim, nuovo look di Mazzarri

Il club dei fan della «camicia bianca» nato due anni fa vuole nuovamente il tecnico descamisado

Che sorpresa ci ha riservato Walterone! Lui, l’uomo che non chiede mai e sa dire di no anche alla Signora (intesa come Juventus). Il tecnico che ha più attributi del suo presidente (inteso come De Laurentiis).
Il coach che vive ventiquattr’ore al giorno di calcio, non ama esibirsi e solo un paio di volte s’è lasciato corteggiare con successo da Chiambretti in tv, da Alessandro Siani in palcoscenico, cantando ’O surdato nnammurato con il pubblico dell’Augusteo. Lo scaramantico mister che vuole far benedire il San Paolo quando la squadra incrocia un risultato negativo. Proprio lui, Walterone Mazzarri, in questo gelido inizio d’anno inaugura sotto i nostri nasi infreddoliti una nuova stagione del suo look.
Cappottino slim scurissimo con collo risvoltato in rosso, guanti in pelle, sciarpone con nodo a cappio, occhialini light e taglio capelli Wall Street prima della crisi. Un signorino bon ton, politically correct, equo e solidale, rude ma elegante, dolce e gabbanesco.
Che ti è successo, Walter? Succede che siamo sotto zero, direte. Eh no, perché il trainer toscano ha sempre detto di avere una temperatura basale alta e di non sentire mai il gelo. Quel suo spogliarello scaramantico, il gesto di togliersi la giacca a un certo punto della partita, per noi napoletani è un rituale che non va tralasciato perché equivale al segnale dell’attacco.
La camicia bianca mazzarriana a manica lunga, raramente rimboccata alla Barack Obama, è un amuleto insostituibile, un’icona partenopea celebrata anche in una statuina presepiale di San Gregorio Armeno. Non a caso su Facebook il vivace fan club della camicia del mister sta già piangendone la scomparsa. Cos’ha di speciale quell’indumento? È un tessuto ipertecnologico? È imbottito? È impermeabile? Come fa Walter a restare impassibile sotto il diluvio, al vento e al gelo?
Se lo sono chiesto in tanti e in molti hanno provato a imitarlo, compreso l’allenatore della Casertana, Giovanni Ferraro, che ha dovuto ripiegare rapidamente su una tuta per non prendere la bronchite.
«Ci vuole più cinismo e più freddezza sotto la porta» dichiara Mazzarri a fine gennaio, parlando del Napoli sì, ma presagendo evidentemente il brusco calo delle temperature dentro e fuori lo stadio. Nessuno però poteva immaginare che ciò comportasse il declino della camicia bianca. Ascolta, Walter, di te ci piace tutto.
La tua chioma selvaggia, giustamente celebrata nella falsa pubblicità “Mazzarr L’Oréal”, lo shampoo che dà volume ai capelli trasformandoli in pelliccia di marmotta. Gli occhiali da professorino che ti fanno somigliare ad Al Bano. L’abito scuro da travet, le rare cravatte improbabili.
Ora che hai tagliato i capelli, Walter, e preferisci gessati e gilet a jeans e giubbotti, stai diventando un dandy quasi perfetto. Ma non rinnegare quel candore portafortuna! È il nostro grido della vittoria, è lo squillo di tromba che dà la carica a noi tifosi e alla squadra.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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