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Ecco tutti i nuovi stranieri della Serie A, sono ben sei quelli approdati alla corte di Benitez!

Gazzetta.it, in collaborazione con il blog www.generazioneditalenti.com, ripropone un appuntamento imperdibile per i Magic-allenatori: un’analisi completa, tecnica e dettagliata dei nuovi stranieri approdati in serie A durante il calciomercato estivo. La dividiamo in due parti, nell’ordine alfabetico delle squadre: nella prime, siamo andati dall’Atalanta alla Lazio. Nella seconda, partiamo dal Milan e finiamo col Verona.

MILAN — Jherson Vergara (1994 – Colombia) – Il Milan pesca bene dal Mondiale U20 e si assicura le prestazioni di questo prestante centrale difensivo colombiano, classe 1994 e alto 190cm,prelevato per 2 milioni dall’Universitario Popayan, con cui ha collezionato 30 presenze in circa tre stagioni. Reduce da due competizioni importanti come il Sudamericano Under 20, vinto con la maglia della rappresentativa colombiana, e il Mondiale U20 di quest’estate, in cui la corsa al titolo della Colombia si è interrotta agli ottavi con l’eliminazione per mano della Corea, il giovane difensore ha attirato le attenzioni di molti club europei per le sue prestazioni convincenti e la sua sicurezza nella gestione del reparto arretrato: grande senso della posizione e bravissimo nell’anticipo sull’attaccante avversario nonostante la stazza, è il classico difensore senza fronzoli che assicura buone capacità sul gioco aereo; si ispira a Mario Yepes, pilastro della nazionale colombiana ed ex giocatore proprio del Milan. Con i rossoneri ha collezionato già qualche presenza nel precampionato, durante la tournée americana, prima di procurarsi una lussazione alla spalla che lo terrà lontano dai campi fino a metà settembre.

NAPOLI — José Maria Callejon (1987 – Spagna) – Arriva direttamente da Madrid sponda merengue per una cifra vicina ai dieci milioni di euro il nuovo esterno d’attacco del Napoli targato Rafael Benitez. Callejon è cresciuto nelle giovanili della formazione madrilena insieme al fratello gemello Juan Miguel (ora al Levadiakos) esordendo con la formazione B nel 2006, militandovi fino al 2008, anno in cui fu ceduto a titolo definitivo all’Espanyol. Con la formazione catalana ha disputato tre ottime stagioni fino al 2011 quando il Real di José Mourinho lo ha riacquistato riportandolo a Madrid. Con i blancos, in queste due ultime stagioni, non è stato un titolare fisso (chiuso dai vari Ozil, Di Maria, C. Ronaldo, etc.), ma si è comunque ritagliato uno spazio importante entrando spesso a gara in corso, vista la stima del tecnico portoghese. Classica ala molto veloce e rapida, destro naturale, dotato di una buona tecnica di base e di un dribbling secco, Callejon può essere l’esterno giusto per il 4-2-3-1 di Benitez, l’uomo in grado di creare superiorità numerica sulla fascia e innescare la punta centrale.

 

Raúl Albiol (1985 – Spagna) – Anche in difesa il Napoli pesca dal Real Madrid acquistando per 10 milioni più bonus l’esperto centrale cresciuto nelle giovanili del Valencia. Nazionale spagnolo, con cui ha fatto il treble Europeo 2008, Mondiale 2010, Europeo 2012, Albiol è un difensore centrale, destro naturale, molto affidabile e forte dal punto di vista fisico grazie al suo metro e novanta per 82 kg di peso. Bravo sulle palle alte, può giocare anche da terzino destro, ruolo ricoperto in diverse circostanze sia in Nazionale sia nel Real. Con i blancos ha militato dal 2009 fino al termine della scorsa stagione, collezionando 118 presenze in tutte le competizioni.

Gonzalo Higuain (1987 – Argentina) – Terzo rinforzo in ordine di tempo che il Napoli preleva in questa sessione estiva dal Real Madrid. Sicuramente il colpo più importante e costoso (operazione da circa 40 milioni di euro, bonus compresi) visto che l’attaccante ex Real dovrà sostituire nel cuore dei tifosi e nel tabellino dei marcatori un certo Edinson Cavani. Il “Pipita” è un centravanti completo, alto 184 cm x 81 kg di peso, molto forte fisicamente, ma dotato di una straordinaria tecnica di base. Veloce e molto rapido negli ultimi venti metri, Higuain è un attaccante completo, in grado di calciare bene con entrambi i piedi nonostante sia un destro naturale. Bravo a giocare sia dentro l’area sia al di fuori, l’argentino è un giocatore potente ed elegante allo stesso tempo. Cresciuto nelle giovanili del River Plate, nel gennaio 2007 è passato al Real Madrid con cui ha giocato complessivamente 264 gare mettendo a segno ben 121 goal pur non essendo sempre un titolare fisso.

José Manuel Reina (1982 – Spagna) – Il rinforzo tra i pali per il Napoli arriva in prestito direttamente dall’Inghilterra ed è un portiere che Benítez conosce molto bene per averlo allenato per cinque stagioni (dal 2005 al 2010) nel Liverpool. Numero uno d’esperienza, nazionale spagnolo (con cui ha vinto, seppur da riserva, due Europei ed un Mondiale), Reina è un portiere dal gran fisico (188 cm x 92 kg di peso), molto esplosivo e potente. Figlio d’arte dell’ex estremo difensore dell’Atletico Miguel Reina, è nato a Madrid, ma cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Barcellona (con cui poi ha esordito nella Liga nel 2000). Ha poi militato dal 2002 al 2005 anche nel Villarreal, prima di approdare al Liverpool sotto la gestione del suo attuale tecnico partenopeo. Con i Reds gli unici titoli della sua carriera a livello di club: una FA Cup, un Community Shield, una Supercoppa Europea e una Coppa di Lega.

Dries Mertens (1987 – Belgio) – Attaccante duttile e di discreta esperienza internazionale, arriva dal Psv come primo acquisto del Napoli di Benitez. Seppur indietro nelle preferenze rispetto ad altri compagni, questo attaccante brevilineo è perfetto per occupare tutte le posizioni dal centrocampo in su nello scacchiere tattico degli azzurri. Dribbling, rapidità nel breve e velocità di esecuzione sono le sue armi migliori, ma non va dimenticata la sua bravura nel calciare le punizioni.. E’ chiamato a confermarsi in Serie A dopo aver fatto bene in Olanda con le maglie di Utrecht e Psv Eindhoven.

Rafael Cabral Barbosa (1990 – Brasile) – Arriva a Napoli dal Santos per circa cinque milioni di euro il ventitreenne portiere brasiliano, che inizialmente partirà come secondo di Reina, ma che in futuro dovrebbe raccogliere l’eredità di titolare dall’estremo difensore spagnolo. Alto 186 cm x 88 kg, Rafael è cresciuto con la società bianconera di San Paolo, esordendo in prima squadra nel giugno del 2010, dimostrando fin da subito ottime doti fra i pali. Con il Santos ha vinto nel 2011 la Coppa Libertadores, mentre per tre anni consecutivi (dal 2010 al 2012) ha trionfato con la sua squadra nel Paulistão. Nel 2012 ha inoltre esordito con la maglia della nazionale brasiliana in amichevole contro gli Usa.

PARMA — Filip Jankovic (1995 – Serbia) – E’ uno dei ragazzi “scappati” dalla Stella Rossa, in grossa difficoltà per via dei debiti ed incapace di tenere legati a se i calciatori talentuosi che il suo vivaio sa produrre. Il Parma è stato lesto ad approfittarne visto che il suo nome era sui taccuini di molte squadre: Filip è un calciatore versatile, può occupare in maniera dignitosa ogni posizione dal centrocampo in su, sa calciare con entrambi i piedi, ha dribbling e visione di gioco, nonostante il fisico ancora esile resiste bene ai contrasti e ha la calma necessaria per capire cosa fare e il momento in cui farla.

Pedro Mendes (1990 – Portogallo) – Nato in Svizzera, ma di passaporto portoghese, visto che a nove anni si trasferì in terra lusitana facendo la spola fra le giovanili del Real Sport Club e dello Sporting Lisbona. Nel 2010 è stato prestato in Svizzera al Servette, mentre l’anno successivo ha militato nel Castilla, seconda squadra del Real Madrid (con cui ha però debuttato in Champions contro l’Ajax). Tornato allo Sporting Lisbona nella passata stagione, ha esordito in prima squadra lo scorso gennaio, ma a fine annata non gli è stato rinnovato il contratto, passando così a parametro zero al Parma. Difensore centrale, destro naturale, alto 187 cm x 77 kg di peso, Mendes è molto forte dal punto di vista fisico e abile nel gioco aereo. Deve comunque limare alcuni limiti caratteriali. Ha inoltre fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili portoghesi.

Mory Koné (1994 – Francia/Costa d’Avorio) – Difensore centrale che ha rappresentato sia la nazione di nascita che quella di origine a livello di giovanili, si forma nel Le Mans, una delle formazioni più apprezzate a livello giovanile e meno fortunata dal punto di vista della prima squadra. Vanta 23 presenze in Ligue2 dall’alto dei suoi 1,90 m è un difensore roccioso ed attento marcatore. Ha firmato un importante contratto quinquennale con il Parma della scatenata coppia Leonardi-Gherardi.

Lazaros Fotias (1991 – Grecia) – Dopo aver preso Sotiris Ninis nella passata stagione, il calciomercato a 360 gradi del Parma, sui giovani talenti, ha puntato ancora una volta in Grecia: infatti i ducali si sono assicurati le prestazione del giovane difensore centrale ellenico Lazaros Fotias che è stato a parametro zero dal Kaposvari Rakoczi con il quale il giovane si è svincolato a fine della scorsa stagione. Mancino, Fotias nella scorsa stagione ha disputato una sola partita con la prima squadra, salvo poi essere “retrocesso” nella formazione riserve. Elemento di ottime doti sia fisiche che tecniche sarà uno degli elementi di forza per la rosa parmense in prospettiva futura.

ROMA — Kevin Strootman (1990 – Olanda) – Colpo della Roma che si è aggiudicata le prestazioni del giovane centrocampista olandese proveniente dal Psv Eindhoven per una cifra vicina ai 20 milioni di euro (bonus compresi). Mancino naturale, classico mediano che predilige giocare davanti alla difesa, Strootman viene da tutti visto in patria come l’erede di Mark van Bommel, passato anche nel Milan un paio di stagioni fa. In patria ha militato dapprima con lo Sparta Rotterdam dal 2007 al 2011, poi nell’Utrecht ed in seguito è passato al Psv. Fisico prestante (187 cm x 80 kg di peso), l’olandese è bravo in entrambe le fasi di gioco, ha un buon piede ed una spiccata visione di gioco. Può adattarsi anche come mezzala e nel centrocampo a tre di Garcia saprà ritagliarsi sicuramente il suo giusto spazio.

Lukasz Skorupski (1991 – Polonia) – Classe 1991, il portiere polacco arriva a Roma dopo aver lasciato la squadra in cui è cresciuto: il Gornik Zabrze. Considerati i sei mesi di prestito al Ruch Radzionkow, Skorupski ha realizzato 70 presenze in 6 anni. Pagato 890 mila euro, con un contratto quadriennale, arriva alla corte di Rudi Garcia come terzo portiere, dopo la mancata conferma di Goicoechea e la partenza, in prestito, di Svedkauskas alla Paganese. Ma potrebbe anche scalzare Lobont come secondo di De Sanctis. Vanta una presenza in nazionale (14 dicembre 2012: Macedonia-Polonia 1-4), e 8 presenze nelle nazionali giovanili. Il suo precampionato è stato molto incerto, con un esordio poco convincente a Salonicco, nella partita vinta dai giallorossi per 2-1 contro l’Aris. Dovrà lavorare a lungo, ma avrà la possibilità di imparare da due “vecchie volpi” quali De Sanctis e Lobont.

Gervais Lombe Yao Kouassi “Gervinho” (1987 – Costa d’Avorio) – Cresciuto in patria nella prolifica accademia calcistica del Asec Mimosas – Gervinho ha mosso i primi passi nel calcio europeo in Belgio prima di sbocciare definitivamente nel campionato francese. Abile a scardinare le difese avversarie con il suo dribbling e il suo scatto da velocista, nel biennio passato al Lilla Gervinho si è messo in luce anche per la capacità realizzativa: 28 i goal segnati in due anni che contribuirono, alla conquista della Ligue 1 e della Coppa di Francia nel 2011. Per questo Rudy Garcia, allora tecnico del Lilla ed oggi della Roma, ha pensato a lui come uno dei rinforzi per l’attacco giallorosso. Arriva dall’Arsenal dove ha in parte deluso le attese, nonostante un buon inizio. Gervinho infatti può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco a seconda delle esigenze, da punta di appoggio fino al centravanti di manovra, anche se la posizione dove rende di più è quella di esterno offensivo dove può liberare tutto il suo estro partendo largo.

Tin Jedvaj (1995 – Croazia) – Dopo la scommessa Marquinhos di un anno fa (andata benissimo), la Roma ci riprova ingaggiando un altro baby centrale difensivo, questa volta proveniente dalla Croazia. Si tratta di Jedvaj, giovanissimo diciassettenne preso per cinque milioni di euro dalla Dinamo Zagabria, club nel quale ha militato fin dall’età di undici anni, esordendo in prima squadra lo scorso febbraio. Alto 188 cm x 78 kg, fisico molto longilineo e slanciato, il centrale croato è un destro naturale con una discreta visione di gioco e un buon senso dell’anticipo. Abile anche nell’uno contro uno nonostante l’altezza, bravo anche dal punto di vista puramente tecnico in fase d’impostazione dell’azione.

Ionut Daniel Vina (1995 – Romania) – Vina è arrivato alla formazione primavera della Roma un po’ all’ombra del più affermato compagno di squadra Mihai Balasa, entrambi provenienti dal florido vivaio del Vitorul Constanta, ma nelle prime tre partite (una di Coppa Italia e due di campionato sempre da subentrante) ha messo subito in evidenza doti tecniche al di sopra della media. Ionut è un’ala destra molto veloce dotata di un vasto repertorio di dribbling e finte, proprio in occasione del match contro la Ternana in Coppa Italia ha sfoggiato un “Aurelio” perfetto (degno del brasiliano Taddei) con il quale ha mandato la platea in visibilio e messo in ginocchio il difensore avversario. Come Balasa ha firmato un contratto quinquiennale, ciò conferma il grande rapporto che lega la Roma alla Romania, che negli ultimi anni ha permesso a molti talenti del Paese dei Carpazi di mettersi in evidenza, vedi Stoian, Mladen, Pena ed infine Tugui e Boldor, ancora presenti nella primavera della Roma, ma troppo spesso fermati dagli infortuni. Per caratteristiche tecniche, fisiche (non arriva ai 180 cm) e per movenze ricorda tantissimo il brasiliano della Sampdoria Eder e come lui ha anche il “vizio” di tenere un po’ troppo la palla, magari tentando un dribbling di troppo. Con le nazionali giovanili romene ha raccolto una presenza nell’Under 18 e tre nell’Under 17.

Ionut Daniel Pop (1997 – Romania) – Portiere dotato di grandi mezzi atletici e fisici, punto fisso della nazionale Under 17 rumena che la Roma ha prelevato dal Bihor Oradea, squadra della seconda serie rumena. Pop è stato “strappato” alla forte concorrenza della Fiorentina, che aveva avuto il ragazzo in prova per qualche giorno e sembrava sul punto di chiudere ma, grazie all’operato di Bruno Conti, i giallorossi hanno chiuso con il club di appartenenza e portato a casa un talento dal grande futuro. Nel ritiro precampionato è stato aggregato alla formazione primavera della Roma, ma nel corso della stagione sarà sicuramente il titolare inamovibile della formazione allievi nazionali guidata del neo tecnico Roberto Muzzi.

Mihai Balasa (1995 – Romania) – E’ un difensore centrale che la Roma ha tesserato da svincolato strappandolo sua squadra di provenienza FC Viitorul Constanta e alla concorrenza dell’Inter. E’ già nel giro dell’U21 romena, e la scorsa stagione è stato impiegato con discreta regolarità. Si tratta di un difensore completo che può giocare sulle fasce o davanti alla difesa, sfruttando le sue doti di corsa, elevazione ed anticipo, ma anche abilità nell’impostare il gioco, tanto da essere considerato l’erede di Cristian Chivu.

SAMPDORIA — Pawel Wszolek (1992 – Polonia) – Arrivato a costo zero dopo il fallimento del Polonia Varsavia, il giovane polacco ha stupito lo staff blucerchiato fin dai primi giorni di ritiro per il suo strapotere atletico. Destro di piede e mancino di fascia, il “toro” Wszolek spicca per corsa e pericolosità in inserimento, mentre le statistiche del campionato polacco lo incoronano tra i migliori assistman. Il primo ostacolo della sua avventura sampdoriana è di natura tattica: Wszolek è un’ala pura, mentre Delio Rossi ha bisogno di un esterno per il 3-5-2. Si pensa ad un suo spostamento centrale, in posizione di mezzala, mentre come laterale sinistro per vederlo in campo ci sarà bisogno di qualche mese di lavoro difensivo.

SASSUOLO — Marius Silviu Alexe (1990 – Romania) – Arriva da Bucarest il rinforzo per l’attacco del Sassuolo. Marius Alexe, classe 1990, può agire indifferentemente sia da punta centrale che da esterno sinistro d’attacco. In questa seconda posizione è solito accentrarsi per poi provare la conclusione a rete o l’assist per un compagno. Ha giocato con la Dinamo Bucarest sin dall’età di 10 anni. Nell’ultima stagione è esploso definitivamente, mettendo a segno 15 reti in 31 apparizioni in Liga 1. La sua buona vena realizzativa gli ha permesso di attirare su di sé le attenzioni di alcuni club sparsi per l’Europa. Alla fine l’ha spuntata la società neroverde, che l’ha portato in Emilia-Romagna in prestito con diritto di riscatto.

TORINO — Alexander Farnerud (1984 – Svezia) – Pescato nella Super League svizzera, questo tenace centrocampista arriva a Torino con l’obiettivo di prendere le chiavi del centrocampo di Ventura. Calciatore-giramondo, avendo già giocato in Svezia, Francia, Germania, Danimarca e Svizzera, il ventinovenne di Stoccolma sa districarsi senza problemi sia nel centrocampo a 3 che in una linea a 4 con due ali molto alte, amando soprattutto la verticalizzazione ed il gioco veloce. L’entusiasmo di una piazza esigente come quella granata potrebbe aiutarlo ad inserirsi ed a riguadagnare la nazionale svedese, con la quale ha raccolto già 10 presenze.

Nikola Maksimovic (1991 – Serbia) – Difensore centrale, capace di fare anche mediano con compiti di rottura, cresce nel Sloboda Uzice prima di rimpolpare le fila della Stella Rossa di Belgrado. Arriva a Torino in prestito oneroso. Forte di 57 presenze e 2 goal nel massimo campionato serbo, è un calciatore forte fisicamente, 1,93 m. Calcia di destro e domina lo spazio aereo. Deve correggere alcuni errori di concentrazione, i tifosi della Stella Rossa non gli perdoneranno facilmente lo svarione costato l’eliminazione contro il Bordeaux in Europa League.

UDINESE — Silvan Widmer (1993 – Svizzera) – L’Udinese, un grande occhio che arriva ovunque e non si chiude mai. L’ultimo arrivato è Widmer, pescato per 800mila euro dalla serie B svizzera. Terzino destro nella difesa a 4 dell’Aarau, arriva ad Udine dichiarando “devo imparare tanto, sono più abituato a difendere”. A stupire tutti nel mese di ritiro però non sono le chiusure difensive, ma le sue doti di corsa, inserimento e fiuto del gol. Nessuna novità, leggendo le statistiche del suo periodo elvetico: 8 gol in una stagione, giocando da difensore. Si prospetta un’annata di praticantato dietro Dusan Basta, ma il futuro è tutto di Widmer.

Ivan Kelava (1988 – Croazia) – Portiere croato di 25 anni, con esperienza in Champions League, preso dalla Dinamo Zagabria per 600mila euro e destinato al Granada. Poi arriva l’infortunio di Brkic a stravolgere i piani: Kelava titolare ad interim, mentre in Spagna viene spedito il greco Karnezis. Le prime disastrose uscite in maglia bianconera non intaccano la fiducia riposta in lui da Guidolin, che dichiara anzi di rivedere in lui il primo Handanovic. In Croazia ha parato 6 rigori su 18: qual è il vero valore di Kelava?

Frano Mlinar (1992 – Croazia) – Mlinar rientra nel novero dei giovani talenti croati sbarcati in Italia nel calciomercato 2013. Proveniente dall’NK Inter Zapresic, è stato ingaggiato dall’Udinese per una cifra vicina al milione di euro. Enfant prodige del calcio croato – a 18 anni già titolare nella massima serie – nonostante l’età conta più di 60 apparizioni nella massima serie e 3 gol. Costante la sua presenza nelle nazionali giovanili, ha partecipato al Mondiale U-20 del 2011. Trequartista naturale, ha caratteristiche tecniche che gli permettono di giocare anche più dietro, sfruttando l’eccellente visione di gioco e l’abilità sui calci lunghi. Specialista dei calci piazzati, tira e lancia indistintamente di destro e di sinistro. E’ un ideale uomo-assist che non si risparmia nella fase difensiva, sulla quale deve anzi lavorare per frenare la sua irruenza in campo; migliorabile anche lo scatto. Ma non cambia la sostanza di questo prospetto con qualità fuori dal comune che l’Udinese si è assicurata, come da tradizione.

Igor Bubnjic (1992 – Croazia) – La sua squadra di provenienza è il Slaven Belupo, dove ha giocato dal 2007 salvo una mezza stagione in seconda lega croata. La sue principali qualità ne fanno un calciatore di prospettiva: ha fisico, discreta velocità ed un ottimo piede sinistro. Gli attenti scout dell’Udinese d’altronde non avevano seguito direttamente lui ma alla fine li ha colpiti positivamente, tanto che hanno deciso di portarlo in Friuli: l’accordo risale all’anno scorso.

Douglas Santos (1994 – Brasile) – Classe ’94, eppure già titolare inamovibile nella massima serie brasiliana e convocato per un’amichevole della Seleçao. Si tratta di Douglas Santos, l’enfant prodige del Nautico strappato dall’Udinese alle big d’Europa per una cifra che si aggira sui 2 milioni di euro. Terzino sinistro veloce e fisicamente formato, è un mancino naturale capace di coprire tutta la fascia, come prescrive il modulo di Guidolin. Inizialmente destinato al Granada, è stato dirottato ad Udine per far fronte all’addio del veterano Pasquale: preso come riserva di Gabriel Silva, ma ci sono i margini di miglioramento per pensare che un giorno quella fascia sarà sua.

Jadson Alves dos Santos (1993 – Brasile) – Pesca in Brasile l’Udinese per rinforzare la zona mediana del campo. Direttamente dal Botafogo per un milione di euro arriva in Friuli il piccolo (171 cm x 67 kg di peso) Jadson, centrocampista centrale, tipico volante sudamericano bravo con i piedi nello smistare il pallone in mezzo al campo. Destro naturale, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Flamengo, nel 2010 è passato al Botafogo con cui ha fatto il suo esordio nel calcio professionistico. Dotato di una buona tecnica individuale, è bravo sia nell’interrompere l’azione avversaria che nel far ripartire quella della propria squadra. Possiede anche un discreto tiro dalla distanza.

Isaac Success (1996 – Nigeria) – Entrato nella spedizione della Nigeria under-17 in Coppa d’Africa solo grazie ad un provino aperto al pubblico, finisce il torneo da trascinatore con la scarpa d’oro del miglior marcatore. Centravanti mobile, ambizioso, abile palla al piede ma soprattutto un fenomenale finalizzatore, ha firmato un contratto quadriennale con l’Udinese ed ingrosserà le fila della primavera friulana dalla prossima stagione.

VERONA — Adrian Ezequiel Cirigliano (1992 – Argentina) – Da tempo osservato dai maggiori club italiani ed europei, il giovane centrocampista sbarca in Italia. Dotato di fisico compatto (179 cm di altezza), il calciatore proveniente dal River Plate è un tipico volante sudamericano. Ama impostare l’azione ed è in grado di difendere con altrettanta efficienza. Cirigliano è nato a Buenos Aires ma ha passaporto italiano. Ha saputo mettersi in mostra con le varie nazionali giovanili dell’Argentina, risultando sempre uno dei più interessanti e uno tra i più pronti al grande calcio. Il Verona gli ha offerto una vetrina importante in un campionato così importante e prestigioso, prelevandolo in prestito con diritto di riscatto.

Juan Manuel Iturbe (1993 – Argentina) – Altro arrivo dal Sudamerica per gli scaligeri. Classe ’93, Iturbe è di proprietà del Porto, da cui è stato prelevato in prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino, ma ha disputato la scorsa stagione al River Plate, collezionando 17 presenze e 3 reti. Fisico minuto ma esplosivo (170 cm x 68 kg), molto rapido e bravo nel dribbling, l’argentino indosserà la maglia numero 15. Può rappresentare la spalla ideale di Luca Toni in caso di attacco a 2 punte, o un esterno in grado di saltare l’uomo in una prima linea a 3.

Alejandro Gonzalez (1988 – Uruguay) – Tra l’indifferenza generale l’Hellas Verona si è assicurato i servigi di uno dei difensori più forti che vedremo militare nel campionato italiano. “El patron”, questo è il soprannome di Alejandro, è il leader carismatico storico della linea difensiva del Penarol, nonostante sia appena 25enne. Giocatore estremamente duttile e intelligentissimo, si evolve da terzino destro nella linea a 4 protagonista di una Libertadores da leggenda nel 2011 a difensore centrale per fare posto nel ruolo all’emergente Emiliano Albin. Destro di piede si disimpegna benissimo nel centro-sinistra, come ha fatto diverse volte quest’anno in coppia con Marcelo Silva. Fisico normo-longilineo, difficilmente è scomposto e con essenzialità e calma è in grado di regalare sicurezza al reparto. Se riuscirà a entrare in forma fisicamente, “El Patron” si farà valere anche dalle nostre parti.

Nikolay Mihaylov (1988 – Bulgaria) – Talento e sregolatezza, il venticinquenne portiere bulgaro, figlio di Borislav, che nel 94 fu protagonista ai mondiali americani con la sua nazionale, arriva a Verona dagli olandesi del Twente. Portiere di indiscusso talento, ha la fama di chi ama donne e motori, finendo spesso col diventare protagonista del gossip. Scoperto dal Liverpool, il possente estremo difensore (194cm per 85kg) ha guadagnato esperienza in Olanda, dove è rimasto per sei anni, diventando miglior portiere del campionato nel 2011. Autoritario in area e dotato di grande personalità, in gialloblu può definitivamente esplodere.

 

 

La Redazione

A.F.

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