Ad una designazione (sulla carta) blindata, non potevano mancare due arbitri d’area internazionali. Entrambi, per motivi diversi, avrebbero anche potuta arbitrarla, questa partita. Due direttori di gara liguri, il genovese Mauro Bergonzi e l’originario di Sestri Levante Andrea De Marco. Il primo, soprattutto, ha legato il suo destini proprio a questa sfida, sia pure a campi invertiti.
PROVE TV – Stagione 2007-08, Bergonzi viene spedito a Napoli, c’è la Juventus al San Paolo. Una gara che finì con una serie impressionante di polemiche, che resistono ancora oggi al tempo e alla storia. Due rigori fischiati, la sensazione che Zalayeta abbia simulato, la prova tv e la squalifica della “pantera”, salvo poi una parziale revisione del verdetto da parte della Corte federale grazie a immagini nuove e ad un tocco di Legrottaglie. La vera squalifica, però, la subì Bergonzi, che non arbitro più in serie A per due mesi e mezzo e non ritrovò più la Juventus fino al settembre 2010. Sentito come testimone al processo di Calciopoli al Tribunale di Napoli, parlò di «due errori» e di una «sospensione per tre turni. E dopo quell’ episodio non ho più arbitrato la Juve per tre anni».
ESPERIMENTO – Già 115 partite dirette in serie A per Bergonzi, 109 invece per De Marco, entrambi saranno impegnati per la quarta volta in questa stagione come arbitri d’area, o additional come si dice. Bergonzi l’ha sempre fatto da “numero uno” (quello a destra guardando il campo dalle panchine), De Marco una volta anche da “numero due”.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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