Non è solo un cambio di nome. La novità sostanziale di questa stagione è che per le gare casalinghe sarà possibile sottoscrivere un abbonamento senza essere obbligati a fare la tanto contestata tessera del tifoso (necessaria comunque per le trasferte). Una virata che hanno annunciato ieri pomeriggio Alessandro Formisano, dirigente del club azzurro, e Nicola Lombardo, capo delle relazioni esterne.
La scelta del Napoli, che arriva dopo il via libera da parte dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Ministero dell’Interno, dovrebbe far aumentare gli abbonati che fino a questo momento hanno superato di poco quota diecimila card vendute.
La decisione del Napoli non segna comunque il ritorno a uno stadio «aperto», senza vincoli e restrizioni che spesso rendono difficile comperare un biglietto anche a chi è animato delle migliori intenzioni: da questa mattina il «voucher casalingo» (in pratica l’abbonamento) sarà acquistabile presso il botteghino numero 5 dello stadio San Paolo. E solo qui. Ma, dopo aver compilato il modulo di adesione, il via libera alla sottoscrizione dell’abbonamento avverrà da parte del Cen, il centro elettronico nazionale della Polizia di Stato. Alle solite condizioni: il titolare della tessera non dovrà avere Daspo pendenti, e precedenti penali legati a reati da stadio.
«Abbiamo atteso che il Viminale desse il via libera – spiega Formisano – per partire con questa iniziativa. La campagna abbonamenti si concluderà a fine settembre. Chi vuole ha tutto il tempo per acquistare il voucher». La tessera del tifoso non va in pensione, con tutti i suoi benefit che la rendono, più che altro una, «fidelity card»: «Sono quasi 73mila le tessere del tifoso rilasciate dal Napoli – continua Formisano – solo in 300 non l’hanno ancora ricevuta».
La Roma è stata apripista per la (parziale) revisione della tessera del tifoso, battendosi per il rilascio di un carnet di biglietti assimilabile a un abbonamento che, senza violare le norme, ne permettesse l’acquisto anche ai «non tesserati». Il Napoli ha deciso quindi di aprire la vendita della speciale card valida per 19 partite casalinghe. Formisano ha anche parlato del campo di gioco: «Sta migliorando anche se non sarà al top contro la Fiorentina – spiega – Purtroppo il caldo torrido e le tante amichevoli casalinghe non hanno aiutato». La presentazione del Home Card è l’occasione per spiegare che «difficilmente installeremo in tempo brevi un tabellone luminoso anche perché dobbiamo prima capire se il terzo anello resterà». Accordo tra Comune e Napoli per prolungare di almeno un’ora l’orario di Cumana e Metropolitana: il club azzurro se ne accollerà i costi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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