Dalla C alla Champions c´è un giocatore che le ha viste tutte. Ha vissuto le partite con trepidazione, ha sofferto e gioito, alternando i suoi sentimenti. Matteo Gianello, 35 anni appena compiuti, è un leader silenzioso di questo Napoli che ha appena conquistato la certezza della Champions League senza passare per la forca dei preliminari.
Il portiere di Bovolone ha praticamente vissuto tutta l´avventura del Napoli di De Laurentiis al ritiro di Paestum, ai campi polverosi della serie C. Non ha avuto mai la certezza del suo posto ma lui non si è mai lamentato, mai una polemica fuori posto. Anzi, ha fatto gruppo come pochi ed è sempre stato prodigo di consigli per i compagni, soprattutto i nuovi, facendoli ambientare in una città difficile come Napoli.
Non ha mai lesinato un sorriso eppure avrebbe voluto scendere in campo per dare il suo contributo. Gianello è arrivato a Napoli nella stagione 2004-2005. Si mette in evidenza e impressiona con prestazioni eccellenti contribuendo alla conquista dei playoff di serie C, prima come riserva di Emanuele Belardi, poi come titolare.
La delusione per la mancata promozione tanta in tutto l´ambiente azzurro e anche per Gianello. Arriva Iezzo, il portiere veneto perde il posto. L´anno successivo il Napoli è tra i cadetti e Gianello quando è chiamato in causa da Reja non tradisce. Ha giocato solo quattro partite, la migliore contro il Verona, proprio nella sua città , con una prestazione davvero super che è rimasta impressa nella mente dei tifosi.
Quella sfida si rivelò decisiva per la promozione in serie A degli azzurri. L´esordio in serie A arriva il 23 settembre del 2007 nella partita con l´Empoli (0-0). A gennaio 2008, complice anche un interevento chirurgico di Iezzo, diventa titolare e si alterna poi con Navarro. Gianello si toglie anche la soddisfazione di esordire in campo Europeo il 2 ottobre del 2008 contro il Benfica 2-0 per i lusitani).
Poi, la sfortuna. Durante la partita di Serie A del 28 gennaio 2009 Fiorentina Napoli (2-1), Gianello titolare a causa degli infortuni di Iezzo e Navarro, ma nei primi minuti di gioco s´infortuna anche lui ed è costretto ad uscire (al suo posto Sepe che esordisce in campionato). La diagnosi è: distrazione muscolare con una prognosi di 4 settimane.
Nel maggio 2009 viene insignito di un premio dal Coni per il fair play dimostrato nell´arco di una carriera «contraddistinta dalla correttezza e dall´impeccabile professionalità » . Il resto è storia recente. Il ruolo di terzo portiere e un leader silenzioso di questo Napoli vincente.
Fonte: Corriere della Sera
La Redazione
S.D.
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