Finalmente l’esordio di Pablo Armero è arrivato. Meglio “Tardini” che mai, si potrebbe dire, visto che i tifosi hanno dovuto aspettare due partite prima di vederlo in campo. Walter Mazzarri ha subito dato all’ex ala dell’Udinese una connotazione di giocatore offensivo, visto che lo ha messo in campo nell’ultima mezz’ora a Parma per dare alla squadra maggiore vivacità in attacco e tenere ancora più schiacciata la difesa dei crociati. Del resto, Armero non ha le caratteristiche difensive che Zuniga ha sviluppato in questi anni con Mazzarri, ma forse è più simile a Maggio, visto che incarna grande forza fisica e capacità di inserirsi nello spazio e arrivare facilmente sul fondo, senza dimenticare che naturalmente il colombiano è un sinistro naturale e quindi può permettere a Zuniga di spostarsi a destra senza indebolire l’altra fascia. Mentre l’ex senese ha giocato una delle sue migliori partite della stagione, soprattutto dal punto di vista difensivo, Armero è rimasto a guardare ma poi è potuto entrare per dare il suo apporto in fase di spinta. In questo modo Walter Mazzarri trova almeno un paio di varianti tattiche grazie ad Armero: inserendolo a sinistra può sopperire bene all’assenza di Maggio o a una gara negativa di Mesto (come è accaduto domenica) lasciando elevato il tasso qualitativo sulle due corsie. Ma come lo stesso allenatore fece notare quando fu presentato, Armero può essere utile anche in posizione di interno, addirittura giocando dietro le punte. E l’esordio di domenica al Tardini è stato senz’altro positivo. Armero si è mosso bene, andando a fare a sportellate con gli avversari e soprattutto schiacciando il dirimpettaio Rosi (poi sostituito da Gobbi). Insomma, il nuovo arrivo ha fatto tutto quello che Mazzarri gli aveva chiesto, quindi può essere sicuramente promosso. Resta da recuperare ancora una certa condizione e brillantezza fisica, ma di certo l’allenatore ha un’alternativa sulle fasce dalla doppia valenza. Resta da attendere l’esordio dell’altro nuovo acquisto, Calaiò, mentre Armero per ora è destinato ancora alla panchina. L’ex Udinese è “inquadrato” come riserva di Zuniga e probabilmente rimarrà tale fino a fine stagione. Ma considerando anche le non eccellenti condizioni di Christian Maggio non è da escludere che il colombiano possa tornare utile già a partire dalla prossima partita interna col Catania, prevista sabato al San Paolo.
Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma
La Redazione
M.V.
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