Può sembrare un paradosso ma è la realtà: il reparto del Napoli più criticato durante lo scorso campionato, la difesa, sarà rappresentato in massa ai prossimi Mondiali. Ben sei elementi, infatti, saranno in Brasile. Sei su dodici in totale. Ed alcuni di questi hanno persino la certezza di giocare da titolari (Fernandez con l’Argentina e Ghoulam con l’Algeria). Volendo sbizzarrirsi si potrebbe anche abbozzare una difesa-mondiale targata Napoli: Reina tra i pali (in pratica è del Liverpool ma ci sono tentativi per farlo restare) ; Henrique (o Zuniga) a destra; Fernandez ed Albiol centrali; Ghoulam a sinistra. Insomma, una linea difensiva di tutto rispetto. Di valore mondiale. Ed addirittura con i ricambi di lusso dal momento che il portiere Andujar ed Armero risultano di proprietà del club di De Laurentiis. E se a questi si aggiunge l’ultimo arrivato (anche se ancora da ufficializzare), Koulibaly dal Genk, si può ben dire che il Napoli si trovi più che coperto in retrovia. Come spiegare allora i 39 gol incassati nella passata stagione? E perchè tante critiche ad un reparto ampiamente rappresentato al Mondiale? Due le risposte: a) non è un problema di capacità di singoli bensì di reparto nel suo insieme; b) non si tratta di carenze prettamente difensive bensì di atteggiamento tattico; di poca attenzione alla fase di non-possesso da parte del collettivo; di scarsa partecipazione all’azione di contrasto. E non a caso, Rafa Benitez nel finale di stagione ha provato a rivedere di quel tanto il modulo in modo da garantire più copertura in fase passiva: dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1. E le cose sono andate decisamente meglio, incassando 4 gol nelle ultime cinque gare di cui tre fuori casa. Da sottolineare, poi, quanto la difesa abbia patito gli infortuni di Mesto, Maggio e Zuniga e quanto abbia tratto vantaggi dagli innesti di gennaio (Henrique e Ghoulam, due nazionali)
PORTIERI. Tra i pali, il Napoli sta facendo di tutto per trattenere Pepe Reina. L’estremo difensore, preso in prestito dal Liverpool, ha confermato nel campionato italiano le sue qualità ed ora concorre per un posto da titolare nella formazione di Del Bosque. Ma Benitez puà disporre anche di Andujar che è tra i convocati della Seleccion di Sabella.
I CENTRALI. Raul Albiol, 46 presenze nella Spagna, è stato il regista difensivo che ha consentito a Fernandez prima e a Henrique poi di emergere al punto da meritarsi il Mondiale con Argentina e Brasile. Fernandez è stata l’autentica rivelazione ma anche la convocazione di Henrique, pescato nel Palmeiras per 3 milioni e mezzo di euro, ha stupito tutti.
I CENTRALI. Raul Albiol, 46 presenze nella Spagna, è stato il regista difensivo che ha consentito a Fernandez prima e a Henrique poi di emergere al punto da meritarsi il Mondiale con Argentina e Brasile. Fernandez è stata l’autentica rivelazione ma anche la convocazione di Henrique, pescato nel Palmeiras per 3 milioni e mezzo di euro, ha stupito tutti.
GLI ESTERNI. A sinistra, il Napoli ha consentito a Faouzi Gholam di guadagnarsi un posto da titolare nell’Algeria dandogli modo di giocare con continuità dopo averlo prelevato dal Saint Etienne per 3 milioni. A destra, invece, un altro partenopeo, Camilo Zuniga, potrà esibirsi al Mondiale e dimostrare di essere del tutto guarito dopo l’intervento al ginocchio anche se il colombiano probabilmente agirà più da centrocampista che da difensore. Ma Zuniga è l’elemento più atteso da Benitez in quanto ambidestro e capace di ricoprire più ruoli. Per i tifosi partenopei sarà un Mondiale tutto da gustare con tanti beniamini in campo tra cui ben sei difensori.
Fonte: Corriere dello Sport
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