Dopo il pareggio interno con il Cesena, l’Avellino porta a casa un altro punto che muove la classifica anche se la vittoria però, in casa irpina, manca da tre turni. Massimo Rastelli affronta l’amico Giovanni Stroppa che cerca conferme dopo il successo di sette giorni fa contro la Reggina e il passaggio di turno in Coppa Italia. L’Avellino si presenta ridotto all’osso e con la panchina ultraslim. Appena 18 convocati a causa di tante assenze anche dell’ultimo minuto. Rastelli presenta un dispositivo simile a quello messo in campo dallo Spezia: 3-5-2 con Seculin in porta e difesa con Izzo, Peccarisi e Pisacane. In mezzo l’azzurro under 21 Zappacosta (metà dell’Atalanta) con Togni mezzo destro e l’interno Arini. Completano il mezzo sinistro Schiavon e Bittante. Davanti Castaldo e Galabinov, finora 5 gol e in prestito dal Livorno. Lo Spezia si presenta con Borghese, Lisuzzo e Ceccarelli in difesa, a centrocampo Madonna, Bovo Sammarco, Seymour e Migliore con il tandem Ebagua e Sansovini.
PRIMO TEMPO – Il primo brivido giunge all’8’: Galabinov coglie la traversa con una girata in area piccola, riprende subito Castaldo: cerca il tap in e Lisuzzo respinge. Un minuto dopo traversone a tagliare di Bittante e testa di Galabinov. Il pallone è del portiere dello Spezia Leali. I liguri replicano all’11’ con Sansovini. Il capitano cerca il gol direttamente dal corner ma l’estremo respinge di pugno. Al 17′ Seymour prova la bomba su punizione e anche questa volta Seculin è attento. Il numero uno campano è tempestivo e coraggioso anche su Ebagua al 24′ quando esce imperiosamente e gli fa cambiare la traiettoria. Ecco l’Avellino. Al 30′ Togni tenta la sortita su punizione ma senza precisione.
RIPRESA – Nella ripresa lo Spezia parte all’attacco e si fa sotto con Ceccarelli nei primi minuti. Il suo tiro sotto misura è fermato ancora da Seculin che si fa trovare di nuovo pronto sul calcio ravvicinato di Madonna poco più tardi. L’Avellino replica con Bittante fermato da Leali ancora sugli scudi al 15′ su diagonale di Schiavon. L’emozione più grande è nella coda. Percussione dello Spezia e tiraccio di Ebagua in area piccola. La palla si stampa sul palo e rimbalza via.
RASTELLI:
L’Avellino è tornato a graffiare. Anche ieri sera a La Spezia, nella sfida in notturna posticipo della diciassettesima giornata, lo ha dimostrato. Per gli aquilotti liguri non è stata vita facile sul campo di casa contro gli irpini. A fine partita è felice Massimo Rastelli, allenatore dei campani che, nella sala interviste, ha tirato le somme della sfida del Picco parlando dei suoi con viva soddisfazione. «E’ stata una bella gara aperta – ha detto Rastelli – siamo venuti a La Spezia senza fare tatticisimi e abbiamo disputato una gara più che dignitosa. Abbiamo creato sia nel primo tempo che nella ripresa. Un pareggio giusto, forse qualche cosa più da parte nostra e un punto che per noi, in piena emergenza e fuori casa, è molto importante per smuovere la classifica. E’ stata una gara molto chiara che ha premiato due squadre che si sono impegnate fino in fondo nel tentativo di vincere».
RUOLINO DI MARCIA – Il ruolino di marcia dei campani è fatto di belle prestazioni fuori casa ma di un capitale messo da parte soprattutto tra le mura casalinghe del Partenio. Nello stadio di casa l’Avellino ha realizzato 20 punti in nove partite con l’unica sconfitta patita nel big match contro il Palermo. Detto questo il cammino lontano dalle mura amiche non è di quelli da disdegnare. Il risultato di Spezia (0-0) fa classifica e rappresenta un altro tassello in avanti senza dimenticare le vittorie ottenute in campi difficili come Brescia e Cittadella. «Il nostro obiettivo è rimanere in categoria – ha aggiunto Rastelli – abbiamo cercato di ripartire, abbiamo sbagliato le ripartenze ma non ci siamo chiusi. Non c’è il rammarico di non aver fatto balzi in avanti perché abbiamo dato tutto e abbiamo creato le nostre occasioni». Adesso ci sarà la seconda trasferta consecutiva a Trapani. «E’ insidiosa – ha concluso il tecnico dell’Avellino -, Trapani è un altro banco di prova per noi impegnati nel cammino per la salvezza».
STROPPA SORRIDE – Un pareggio bene accolto anche dall’allenatore dello Spezia, Giovanni Stroppa, che finalmente ha detto addio alla lunga scia di infortuni e da qualche settimana può schierare la formazione base. «Dispiace per l’occasione finale mancata da Ebagua che ha preso il palo – dice nel dopo partita – però non abbiamo concesso niente all’avversario e questo è quello che conta. Abbiamo forse speso molto ed eravamo sulle nostre nel finale però sono contento della prestazione collettiva dei miei ragazzi. Per quanto riguarda il cambio tra Sansovini e Carrozza non potevo fare altrimenti perché cercavo qualcuno con più gamba che magari potesse darci qualche cosa in più nel finale».
Fonte: Corriere dello Sport.
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